Recensione su L'uomo che non c'era

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L'uomo che non c'era
Regia:

La magia dei Coen / 4 Febbraio 2012 in L'uomo che non c'era

Confesso che dopo diversi consigli di amici, non avevo ancora visto niente diretto dai Coen, sono capitata per caso su questo film e nonostante fosse già iniziato, ne sono rimasta appiccicata, come stregata dalla regia.
Rivisita in modo del tutto originale il genere noir, e mi sono anche sentita interpellata dall’avvocato che tenta di difendere Crane, quando si rivolge alla giuria parlando di Ed come di un tizio qualsiasi, troppo mediocre per commettere un crimine, che ucciderlo significava ‘giustiziare’ la loro vita mediocre… mi è piaciuto per questo gioco sofisticato di rimandi esistenziali, per la scelta di Beethoven come colonna sonora e co-protagonista nel film, per quella di un bianco e nero non scontato… insomma, una vera scoperta e sincero colpo di fulmine 😉

8 commenti

  1. Stefania / 5 Febbraio 2012

    In effetti, è un gran bel film. Devo aggiungere, poi, che l’interpretazione di Billy Bob Thornton è stra-convincente, che dici?

  2. rosaselvatica / 5 Febbraio 2012

    Sì è bravissimo, non l’avevo notato così tanto come in questo film, in cui recita la parte di un uomo taciturno ma attento e dal pensiero ‘labirintico’, che cerca in qualche modo un riscatto… credo sia stata una parte anche difficile da recitare, ma penso sia veramente riuscito a essere come dici tu: sta-convincente, e bravi i Coen ad aver scommesso su di lui

  3. Cinica / 12 Giugno 2013

    Davvero bel film.
    Conferma tra l’altro, il mio odio per Scarlett Johansson.

  4. Twelve Reasons To Die / 12 Giugno 2013

    una dichiarazione di intenti, @yorick

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