Prigionieri dell'oceano

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Prigionieri dell'oceano

Film tratto da una storia di John Steinbeck. Nel 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale, una nave alleata viene affondata da un sottomarino nazista nelle acque dell'Oceano Atlantico. Alcune persone riescono a salvarsi dal naufragio salendo a bordo di una scialuppa di salvataggio; ma tra i pochi superstiti c'è anche un tedesco, Willy, che potrebbe essere il comandante del sommergibile germanico che ha colpito l'imbarcazione britannica.
schizoidman ha scritto questa trama

Titolo Originale: Lifeboat
Attori principali: Tallulah Bankhead, William Bendix, Walter Slezak, Mary Anderson, John Hodiak, Henry Hull, Heather Angel, Hume Cronyn, Canada Lee, William Yetter Jr.

Regia: Alfred Hitchcock
Sceneggiatura/Autore: Jo Swerling, Ben Hecht
Colonna sonora: Hugo Friedhofer
Fotografia: Glen MacWilliams
Costumi: René Hubert
Produttore: Kenneth Macgowan, William Goetz, Alfred Hitchcock, Darryl F. Zanuck
Produzione: Usa
Genere: Drammatico, Thriller, Guerra
Durata: 96 minuti

Dove vedere in streaming Prigionieri dell'oceano

PRIGIONIERI DEL GENIO / 5 Marzo 2017 in Prigionieri dell'oceano

Gli esperimenti di Alfred Hitchcock mostrano sempre una sicurezza nella padronanza del mezzo filmico che non si può che ammirare e basta. Confinare dei personaggi su di un piccola scialuppa di salvataggio e raccontarci numerose storie azzerando l’unità di luogo è senza dubbio una scommessa vinta.
La regia è riconoscibile e l’eredità che lascia è profonda nonostante il film sia uno dei più sottovalutati del maestro Britannico.
Tallulah Bankhead primeggia in un cast ben assemblato.
Il simbolismo è una presenza costante e il messaggio di fondo è veicolato con grande classe. Lo si può riassumere con le parole dello stesso Hitchcock che a tal proposito disse:
“nel mondo c’erano due forze, democrazia e nazismo. Le democrazie erano in uno stato di completa disorganizzazione mentre i tedeschi sapevano perfettamente dove volevano arrivare”.

Geniale il consueto cameo del regista.

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8 Settembre 2014 in Prigionieri dell'oceano

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Apologo morale.
E’ un invito da parte di Hitchcock nel 1944 ai singoli naufraghi, litigiosi disuniti e spinti soprattutto dai loro egoistici interessi e che rappresentano le democrazie occidentali ad aprire gli occhi e ad unire le forze per combattere il nemico comune, nazista, il quale è ben determinato nel raggiungere il suo scopo.
Quando nel finale sale sulla scialuppa il secondo tedesco, con il consueto umorismo Hitch chiede se la lezione è servita e quale sia l’atteggaimento morale da tenere con chi vìola ogni moralità.

Particolarità degne di nota, tante : dalla famosa apparizione come pubblicità di una cura dimagrante, all’ombra della vela che passa sul volto del tedesco facendoci intuire la sua doppiezza e ambiguità, l’inquadratura della fronte sudata da cui percepiamo che sta mentendo e s’è fregato l’acqua, la lama del coltello sterilizzata con l’accendino in una scena che pare una preghiera, l’affondamento della nave che non ci era stato mostrato all’inzio del film viene utilizzato alla fine, la messa in piega della altezzosa giornalista che si addolcisce man mano che perde le sue difese e si umanizza, il salmo al bambino deceduto su contastanti ed espressionistiche figure, l’uomo di colore che suona al flauto l’unica musica presente nel film, tratta dai Maestri Cantori di Norimberga di Wagner (Preilied), inno alla superiorità di razza, e qui impiegato con sarcasmo e umorismo.
Senza parlare della sfida tecnica che tutti conoscono e su cui quindi non mi soffermo.
Un significativo e istruttivo gioiellino.

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Il voto sarebbe un 7.5 / 17 Ottobre 2012 in Prigionieri dell'oceano

L’ambientazione limitata (si svolge quasi tutto a bordo di una scialuppa) e la data di produzione del film potrebbero far pensare a un film noioso ma con Hitchcock alla regia difficilmente si corre questo rischio.
I caratteri dei vari personaggi, le differenze sociali aumentano i contrasti; in più la salita a bordo della scialuppa del tedesco fa crescere la tensione. A bordo troviamo una vasta varietà di personaggi: la ricca aristocratica, il meccanico, la giovane bella delusa, l’uomo di colore.
Hitchcock fa la sua solita apparizione ma visto che lo spazio sulla scialuppa è poco si limita a comparire su un giornale pubblicizzando una dieta dimagrante.
Bel film che fa riscoprire il fascino delle vecchie pellicole, senza effetti speciali e con una buona recitazione.

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11 Marzo 2012 in Prigionieri dell'oceano

un gruppo di persone deve sopravvivere nell’oceano in una scialuppa dopo che la nave sulla quale viaggiavano è stata affondata dai tedeschi.
Gente di varia provenienza / cultura / mentalità che dovrà anche accogliere un tedesco anch’esso in difficoltà.
nonostante sia girato quasi con una camera fissa, ci sono infatti pochissime panoramiche e moltissimi primi piani non ci si annoia per nulla. un Hitchcock magari “minore” ma non per questo meno interessante.

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