Recensione su Ultima notte a Soho

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Thriller con elementi fantastici / 19 Giugno 2023 in Ultima notte a Soho

Tolto il contorno tecnico (in particolare, montaggio, scenografia, costumi ed effetti visivi), il film mi ha convinta ben poco e confesso che, in questo caso, Edgar Wright mi ha deluso, per la prima volta.

Debitore della fotografia e di alcuni dettagli formali ed estetici tipici di certi film di Bava e Argento, Ultima notte a Soho è un thriller con elementi fantastici e sovrannaturali caratterizzato da uno sviluppo narrativo super telefonato che, seppure contenga almeno un elemento di denuncia molto interessante (la London degli anni Sessanta del Novecento sarà stata pure swingin’ ma era anche very very sordida), si srotola in modo molto lineare e prevedibile, senza sussulti di sorta e condito con alcuni banali stereotipi che ho digerito male (vedi, la bulletta senza chiaroscuri o il compagno di studi super devoto e iper presente).

Interessante il cast. C’è anche Terence Stamp, che la Londra degli anni Sessanta deve averla bevuta fino al midollo.
E, poi, il film è dedicato all’attrice Diana Rigg che, qui, interpreta l’anziana tenutaria della casa londinese in cui va a vivere la protagonista.
La Rigg, Bond girl in Agente 007 – Al servizio segreto di Sua Maestà e – soprattutto – Emma Peel nella serie tv britannica Agente speciale (The Avengers), è morta poco dopo la fine delle riprese di Last Night in Soho.

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