Recensione su La cosa

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Paranoia, claustrofobia, angoscia. / 23 Agosto 2015 in La cosa

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Fim di John Carpenter che qui adatta quasi alla lettera un racconto di John W. Campbell, già portato sullo schermo da Howard Hawks nel 1951 e che se ne ispirava alla lontana.
La bella scena della prova del sangue, presente nel racconto, è un capolavoro di tensione.
Inquietante, claustrofobico e pessimista. I rapporti tra i membri dell’equipe antartica si sfaldano in una totale mancanza di fiducia reciproca.
Le divergenze tra film e racconto si trovano nel finale, nel primo l’alieno viene fermato, nel secondo il tutto resta con un punto interrogativo.
Il film ha avuto la sventura di uscire lo stesso anno di ET, con un alieno completamente diverso, più per famiglie con bambini. Snobbato dal pubblico e dalla critica, flop commerciale, il film ha col tempo acquistato lo status di cult, uno dei migliori del regista.
L’opera è supportata anche da una colonna sonora (di Ennio Morricone, che richiama le sonorità dello stesso Carpenter) che ne conferisce ulteriore tensione e fascino.

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