Recensione su Quasi amici

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Buonista o no il film ha un perché / 16 Gennaio 2013 in Quasi amici

Ho letto un po’ le recensioni su questo film e devo essere sincero e onesto nel dire che, a parer mio, nessuno è riuscito a dargli giustizia, ad essere obbiettivo o a parlarne nella sua totalità. Ci vorrei provare io ma so che non ne avrò la piena capacità. Il tentare è meglio del non fare.

Prima di tutto visto che nessuno si è degnato di nominarlo e visto che è la prima cosa che invece si percepisce del film, ancora prima delle immagini degli attori, è la colonna sono di Ludovico Einaudi, che fa da cornice a questo film il primo punto che bisogna toccare. Sarà che sono pianista, sarà che suono il pianoforte da tutta la mia vita, mi rode il fegato non sentire un talento italiano così forte e importante nominato in questo film che un po’ deve la sua toccante prova anche alla colonna sonora.

Il film è diretto da Olivier Nakache e Éric Toledano una coppia di amici che fino ad oggi ha scritto e diretto sempre insieme i propri lungometraggi. I protagonisti sono principalmente due Philippe (François Cluzet) e Driss (Omar Sy) e la storia ruota intorno alla loro conoscenza. Philippe è un milionario tetraplegico, immobilizzato a letto ha bisogno di una persona che lo segua giorno e notte, in questa occasione fa la conoscenza di Driss un ragazzo di origine africana, alto robusto tutto il contrario dei candidati fino a quel momento visionati, che si presenta in casa di Philippe solamente per farsi rifiutare al fine di riuscire ad avere il sussidio di disoccupazione. Philippe quindi scommette con Driss che non sarebbe durato più di due settimane se avesse accettato il lavoro e Driss punto sul vivo accetta, iniziando così a cambiare una condizione di vita imposta a Philippe fatta di tristezza e pena che molto spesso coinvolge le persone affette da Handicap.

Il film è incredibilmente dolce, a differenza di molti (locandina compresa) io non ho riso a crepapelle, ho riso in maniera sincera e delicata, cosa che il film in se è: sincero e delicato. Non ho visto queste battute formidabili, ho visto situazioni davvero divertenti, dialoghi ricchi di intelligenza, comicità molto sottile se vogliamo non è un film da risate sguaiate è un film molto romantico in qualche modo. I protagonisti sono eccezionali, è un eccellente attore Omar Sy in questa veste di goffo e schietto aiutante ed è molto bravo François Cluzet a interpretare un personaggio così statico fisicamente e così dinamico emotivamente. La storia poi è davvero ben costruita e arricchita come dicevo in precedenza, dalle musiche del nostro Ludovico Einaudi, diventa un piccolo capolavoro di piacere. C’è davvero molto poco da dire comunque, trovo sia giusto consigliare di vederlo, davvero con tutto il cuore bisogna farlo. 9/10 e sicuramente uno dei film più belli del 2012. Peccato per gli Oscar. Mi affretterò a guardare anche Amour.

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