In the Cut

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In the Cut

New York: l'insegnante di lettere Frannie, che sta cercando di raccogliere parole per un dizionario di slang urbano frequentando quartieri malfamati, viene interrogata dall'investigatore Malloy a proposito del brutale omicidio di una ragazza. Frannie aveva visto la giovane in uno dei bar da lei frequentati, in compagnia di un uomo, forse l'assassino. Non saprebbe identificare quest'ultimo, in quanto è riuscita a scorgere solo un tatuaggio che lui aveva sul polso..
stefania86 ha scritto questa trama

Titolo Originale: In the Cut
Attori principali: Meg Ryan, Mark Ruffalo, Jennifer Jason Leigh, Nick Damici, Sharrieff Pugh, Heather Litteer, Kevin Bacon, Michael Nuccio, Allison Nega, Dominick Aries, Susan Gardner, Daniel T. Booth, Yaani King Mondschein, Frank Harts, Sebastian Sozzi, Zach Wegner, Patrice O'Neal, Arthur J. Nascarella, Funda Duval, Theo Kogan, Sandy Vital, Sharon Riggins, Karen Riggins, Nancy La Scala, Ami Goodheart, Panicker Upendran, Kendra A. Zimmerman, Michelle Hurst, Sunrise Coigney, Hal Sherman, Dana Lubotsky, Jacinto Taras Riddick, James Firo, Cordell Clyde, Tim House, Julius LeFlore, Vinny Vella, Skippy D, Michelle DiBenedetti, Sein Gay, Michael Ienna, Lou Martini Jr., Susan Trishel Monson, Nicole Spruill, Mostra tutti

Regia: Jane Campion
Sceneggiatura/Autore: Stavros Kazantzidis, Jane Campion, Susanna Moore
Colonna sonora: Hilmar Örn Hilmarsson
Fotografia: Dion Beebe
Costumi: Beatrix Aruna Pasztor
Produttore: François Ivernel, Laurie Parker, Nicole Kidman, Effie Brown
Produzione: Australia, Usa
Genere: Drammatico, Thriller, Erotico
Durata: 119 minuti

Dove vedere in streaming In the Cut

18 Agosto 2013 in In the Cut

Recentemente ho letto una recensione di un’utente (non ricordo chi e su quale film, chiedo venia) che era un po’ sca**ata per la tendenza a paragonare un film al libro da cui è tratto e (solitamente) trovarlo più brutto. Potrei anche essere in parte d’accordo con il suo pensiero, anche se viene spontaneo aspettarsi qualcosa da una storia che, sulla carta, ci è piaciuta. Io stessa trovo quasi sempre (anzi senza quasi) più bello il libro, ma già lo so e non mi aspetto miracoli dal film. Ma in questo caso una cosa proprio non mi è piaciuta: perché prendere un libro in cui una volta tanto c’è un finale non scontato e non banale, e cambiarlo? (Non vi dico niente di più, casomai decideste di leggere il libro, uscito in Italia col titolo “Dentro”)

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15 Settembre 2012 in In the Cut

Trovo che il più grande difetto di questo film, (volutamente?) squallido ma forse sopportabile, sia il recare la firma di Jane Campion.

Jane Campion,cosa hai combinato? / 15 Settembre 2012 in In the Cut

Di solito,sentendo il nome di Jane Campion,balzano subito alla mente la grazia,la purezza e la perfezione di opere come “Lezioni di piano” o “Ritratto di signora”. Va bene,non mi aspettavo certamente un film a quei livelli,ma nemmeno a QUESTI livelli.Appena finita la visione di questo scialbo e immaturo film,ho pensato “ma davvero non ha pensato di disconoscerlo?”.
Carino lo spunto da cui parte la trama, una serie di omicidi cruenti tutti somiglianti che però non portano a nessun colpevole. Ma poi? Tutto scade nella banalità e nell’ostentazione,come le scene di sesso e il linguaggio spinto che sinceramente non servono a nulla in quel contesto (e non sono una che si lascia impressionare,anzi..). Meg Ryan poi l’ho trovata semplicemente inadatta al ruolo,azzarderei dire squallida (all’epoca il film aveva suscitato scalpore in quanto lei,ragazza della porta accanto,si spoglia dei suoi abiti – in tutti i sensi). Peccato, con un pizzico in più di impegno, sarebbe potuto diventare anche un bel thriller erotico,e non un’accozzaglia di generi che risulta poi indigesta,quello che in realtà è. Un 6 moooooooooolto striminzito (sono di parte,lo so) alla Campion, per lo sforzo e il “coraggio”. E a Mark Ruffalo che nel ruolo di poliziotto dallo sguardo stronzetto, alla fin fine, è la parte più eccitante del film.

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15 Aprile 2012 in In the Cut

che fatica vedere questo film
La protagonista era appena uscita dalla sala operatoria dove ha fatto di tutto per trasformarsi in Nicole Kidman, non si capisce se la regista voleva fare un giallo, un drammone sentimentale o altro.
quasi una tortura

14 Luglio 2011 in In the Cut

Partiamo subito da Meg Ryan e dalle sue fattezze completamente modificate: brutta, spenta, scialba e squallida, come del resto vuole il suo personaggio.
Mark Ruffalo è indubbiamente fascinoso, ma tutto si ferma qui.
Il film apre con una scena di fellatio eseguito in un’agghiacciante pub di quinta categoria e prosegue con scene di sesso per nulla intriganti imbruttite ulteriormente dalla fisicità insignificante di Meg Ryan, la quale probabilmente desiderava solo farsi vedere nuda almeno in un film per dissacrare l’immagine di bionda tutta boccoli e sorrisi..Mah.
La crudezza di certe immagini in questa pellicola l’ho trovata gratuita, seppur supportata da un’ottima fotografia (si salva solo questa di tutta la baracca).
Il soggetto non regge, si perde, risulta ridicolo, così come il finale. Non vedo nulla di buono in questo film, nemmeno i personaggi che vi fanno da sfondo riescono a risollevarne le sorti..

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