Jane Campion,cosa hai combinato? / 15 Settembre 2012 in In the Cut
Di solito,sentendo il nome di Jane Campion,balzano subito alla mente la grazia,la purezza e la perfezione di opere come “Lezioni di piano” o “Ritratto di signora”. Va bene,non mi aspettavo certamente un film a quei livelli,ma nemmeno a QUESTI livelli.Appena finita la visione di questo scialbo e immaturo film,ho pensato “ma davvero non ha pensato di disconoscerlo?”.
Carino lo spunto da cui parte la trama, una serie di omicidi cruenti tutti somiglianti che però non portano a nessun colpevole. Ma poi? Tutto scade nella banalità e nell’ostentazione,come le scene di sesso e il linguaggio spinto che sinceramente non servono a nulla in quel contesto (e non sono una che si lascia impressionare,anzi..). Meg Ryan poi l’ho trovata semplicemente inadatta al ruolo,azzarderei dire squallida (all’epoca il film aveva suscitato scalpore in quanto lei,ragazza della porta accanto,si spoglia dei suoi abiti – in tutti i sensi). Peccato, con un pizzico in più di impegno, sarebbe potuto diventare anche un bel thriller erotico,e non un’accozzaglia di generi che risulta poi indigesta,quello che in realtà è. Un 6 moooooooooolto striminzito (sono di parte,lo so) alla Campion, per lo sforzo e il “coraggio”. E a Mark Ruffalo che nel ruolo di poliziotto dallo sguardo stronzetto, alla fin fine, è la parte più eccitante del film.

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