Recensione su Il ragazzo invisibile

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Se dopo 10 minuti continui a guardarlo, allora il supereroe sei tu. / 23 Marzo 2016 in Il ragazzo invisibile

Partendo da questa sorta di premessa, si può capire quanto poco di valido ci abbia trovato io in questo film.
A partire dalla trama, che cerca di fare l’occhiolino ai fumetti americani, senza considerare che alcune storie sono state un po’ riviste dagli anni 60 a oggi e invece il ragazzo invisibile…viene creato oggi ma con la stessa grossolanità che c’era in quegli anni lì.
Esplosioni nucleari in Russia, gente che vien fuori coi poteri…ovviamente un potere diverso per ogni persona, nonostante tutti siano sottoposti allo stesso trattamento. E’ la regola numero uno per entrare nel club dei Fantastici 4.
Uno deve allontanare il figlio dalla Russia per far sì che non venga trovato e dove decide di portarlo per “assicurargli una vita tranquilla”? In Italia…beh, grazie papà!
Un susseguirsi di stereotipi scontati sul genere che non sto nemmeno qui ad elencarvi perché se volete conoscerli allora dovete soffrire come ho sofferto io (di noia) nel vederlo.
Poi la chicca che strizza l’occhio, ancora una volta, ai film di casa Marvel: la scena (fin troppo lunga) post-finale, dove non si fa mistero che potrebbe esserci un seguito…Dio ce ne scansi!
Eh, in casa nostra si cerca di fare roba diversa ma poi si finisce sempre col pescare attori al canile e a renderci ridicoli in qualche modo…Bene la fotografia e credo pure che gli addetti si siano divertiti a girare questa pellicola.

Consigliato a: Nessuno. Cioè, perché mai dovreste voler vedere una cosa che cerca di far finta di differenziarsi dagli altri ma che alla fine riesce solo ad imitarli e anche male?
Se proprio si volesse vedere qualcosa che abbia a che fare con l’invisibilità suggerirei la visione di “Griff the invisible”. Non so quanto sia di facile reperibilità ma sappiate che col ragazzo invisibile non c’entra niente.

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