Pinocchio

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Pinocchio

Film ispirato al romanzo 'Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino' di Carlo Collodi. Da un ciocco di legno, il povero falegname Geppetto ricava un burattino di legno con le fattezze di un bambino. Il pezzo di legno, però, è speciale e, modellandolo, Geppetto dà vita a un burattino discolo e impertinente come un ragazzino.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: Pinocchio
Attori principali: Federico Ielapi, Roberto Benigni, Marine Vacth, Gigi Proietti, Massimo Ceccherini, Rocco Papaleo, Alessio Di Domenicantonio, Marcello Fonte, Davide Marotta, Paolo Graziosi, Gianfranco Gallo, Massimiliano Gallo, Alida Baldari Calabria, Maurizio Lombardi, Teco Celio, Maria Pia Timo, Enzo Vetrano, Nino Scardina, Ciro Petrone, Domenico Centamore, Mostra tutti

Regia: Matteo Garrone
Sceneggiatura/Autore: Matteo Garrone, Massimo Ceccherini
Colonna sonora: Dario Marianelli
Fotografia: Nicolai Brüel
Produttore: Jeremy Thomas, Jean Labadie, Matteo Garrone, Anne-Laure Labadie, Paolo Del Brocco, Peter Watson, Alessio Lazzareschi, Marie-Gabrielle Stewart
Produzione: Francia, Italia, Gran Bretagna
Genere: Drammatico, Azione, Fantasy
Durata: 124 minuti

Dove vedere in streaming Pinocchio

Finora la migliore trasposizione… / 20 Aprile 2021 in Pinocchio

Dimenticatevi il Pinocchio di Benigni (pessimo, ma vorrei comunque rivederlo) perché questo è tutt’altra storia!
Toccante, dolce, nostalgico… non un capolavoro ma la migliore trasposizione del romanzo.
Alcuni personaggi poco incisivi, avrebbero meritato più approfondimento: la fata turchina ad esempio, poco trasporto, poca enfasi, leggermente apatica. Mentre un grillo parlante fastidioso (e brutto, poverino!) ma forse era lo scopo del personaggio!
Bravini Ceccherini e Papaleo, viscidi e maligni al punto giusto anche se Papaleo molto all’ombra della “volpe”.
Poi un bravissimo e toccante Mangiafuoco, dallo splendido Proietti (per me è stato uno dei momenti più commoventi del film…).
Benigni bravo, come anche il protagonista: un po’ odioso e testa di legno, come il libro lo vuole!
In alcuni momenti avrei preferito più profondità, più analisi, più tenerezza mentre invece scorreva avanti senza soffermarsi troppo… una grande mancanza (a parte il finale) è stata proprio la leggerezza e il sentimento.
Ma mbientazioni, costumi e trucchi davvero notevoli: Garrone ha creato proprio un bel gioiellino.
Contento di averlo goduto, avevo un amaro ricordo dell’altro rifacimento….
7/10.

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Indimenticabile / 23 Luglio 2020 in Pinocchio

Crescere, disobbedire, gli amici da riconoscere, i soldi da amministrare…. Bellissimo.

Il voto sarebbe un 6.5 / 16 Luglio 2020 in Pinocchio

Ennesima trasposizione del racconto di Collodi, diretta da Matteo Garrone.
Geppetto (Roberto Benigni) è un falegname abbastanza povero; un giorno vedendo un teatro di burattini, decidi di scolpire il burattino
(in realtà marionetta) più bello che ci sia. Si fa dare un pezzo di legno da Mastro Ciliegia (un pezzo particolare di cui il Mastro
voleva disfarsene perchè sembrava animato) e costruisce il burattino che però è vivo. E’ Pinocchio e la storia si sa.
Garrone taglia qualche parte (a memoria mi ricordavo della scena di Pinocchio come cane da guardia in sostituzione di Melampo) ma le
principali ci sono tutte. Pinocchio è abbastanza antipatico all’inizio, irriconoscente verso il babbo, poco voglioso di andare a scuola
(d’altronde come la maggior parte dei bambini), che pensa solo a divertirsi. Ma in realtà è buono come dimostra in qualche occasione.
L’incontro con Mangiafuoco (Gigi Proietti), quello con la Fata Turchese (da adulta Marine Vacht), con i truffatori il Gatto e la Volpe
(Ceccherini e Papaleo). Mille avventure quasi sempre per scelte sbagliate da parte di Pinocchio, il film è abbastanza interessante
pur essendo la storia molto nota. Stona però qualche personaggio: il Grillo Parlante è insopportabile, la Volpe ripete sempre quello
che dice il Gatto (questo però non mi ricordo se “dipende” dal libro), anche Lucignolo me lo immaginavo come un ragazzo un po’ più grande
di Pinocchio). Bella la scena del Pescecane e le ambientazioni.

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Molto fedele al racconto di Collodi / 23 Aprile 2020 in Pinocchio

Probabilmente il Pinocchio di Matteo Garrone è la trasposizione al racconto di Collodi più fedele mai girata fino ad ora. Chi non ha letto il romanzo ed è abituato al Pinocchio di Manfredi con personaggi totalmente umani potrà trovarlo assurdo, quasi stupido, con un vecchio gorilla che fa il giudice o una lumaca come domestica, ma è proprio così nel racconto originale e sono felice che Matteo Garrone abbia voluto essere il più fedele possibile così da creare paradossalmente un’opera originale.
Altra cosa che adoro di Garrone (regista che considero uno dei migliori in Italia) è l’aver voluto rendere Pinocchio una favola dark e gotica. Difatti questo Pinocchio è più adatto a un pubblico di ragazzi e adulti piuttosto che a dei bambini. Dopotutto sono dell’idea che Garrone non faccia film per bambini ma per adulti che si sentono ancora un po’ bambini.
Una menzione particolare va alle scenografie che sono veramente meravigliose fin nel minimo dettaglio con scenari della Toscana, Lazio e Puglia che difficilmente vedremo in altri film perché sono luoghi antichi, inabitati e dimenticati dall’uomo moderno; delle città fantasma che trasmettono quel senso di povertà umana nello spirito di quel mondo che Collodi voleva trasmetterci. Altra menzione particolare vanno ai costumi e al trucco, qualcosa veramente fuori dal comune per il cinema italiano. Beh non a caso è stato chiamato Mark Coulier ad occuparsi di tale lavoro, già truccatore dell’intera saga di Harry Potter, dalla Pietra filosofale ai Doni della morte. Che dire, è stato fatto un lavoro magistrale, dove Federico Ielapi, sottoposto a 4 ore di trucco per sessione, sembra davvero un burattino di legno, così come tutti gli altri personaggi sembrano davvero ciò che interpretano: uomini dalle sembianze di cani, gatti, gorilla.
L’unica pecca del film è che è a tratti un po’ lento a scorrere, ma dopotutto ciò che è narrato è la storia di Pinocchio tale e quale com’è. Inserire qualche spettacolarizzazione sarebbe stato un po’ fuori luogo.
Per me è un film che merita di essere visto pieno. Meriterebbe il David di Donatello per le migliori scenografie, costumi, trucco, effetti speciali e regia.

Voto: 7½

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Troppa aspettativa / 13 Gennaio 2020 in Pinocchio

Ho sentito troppe persone che mi hanno detto: “MAGNIFICO!”, “IL VERO PINOCCHIO!”, “COMMOVENTE!”, “HO PIANTO PER L’EMOZIONE!”…
Troppo… E quando l’ho visto… Beh, mi aspettavo di più.
Bello, per carità ma non mi ha dato quell’emozione che mi aspettavo.
Effetti speciali importanti e azzeccati.
E’ Pinocchio.
Ad maiora!