Recensione su Il cattivo tenente - Ultima chiamata New Orleans

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13 Marzo 2012

A molti non è piaciuta questa versione moderna del film di Abel Ferrara con Harvey Keitel, forse perchè troppo diversa dalla precedente, forse perchè troppo ironica, magari perchè i detrattori di Nicolas Cage sono in aumento.
Io ho trovato intelligente il copione di William M. Finkelstein, che decide di non riscrivere in chiave aggiornata la storia di Ferrara ma lo diversifica, ne fa un thriller dai risvolti inaspettati, a tratti volutamente esagerato, ma infuso di una certa ironica disperazione. Ed Herzog aggiunge quelle sequenze caratteristiche che calcano ancora di più questa visione.
Il cattivo tenente di Cage (davvero ottima la sua performance, forse l’ultima davvero bella che ho visto in ordine cronologico) sembra precipitare nelllo stesso baratro di quello di Keitel se non che gli eventi per lui iniziano a girare bene. Destino, casualità, magari il semplice fatto che il suno cattivo tenente non sia completamente un cattivo uomo.
La trama regge e non perde colpi, la regia è solida, gli attori in forma (la Mendes si lascia guardare con piacere!) in questo remake che non è un remake. E forse per questo merita almeno di essere visto.

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