Troppo umano… / 26 Marzo 2014 in Lei
Quoto quanto già scritto da “michidark”.
Fondamentalmente è un film su un tale (il pur bravissimo Phoenix) che si innamora di una voce sensuale che nulla ha di robotico se non che esegue calcoli matematici alla velocità di una calcolatrice. Dall’innamoramento si passa ad una prima uscita, al sesso (per forza di cose) onanistico (sostituendo il “sistema operativo” ad una linea erotica la scena non cambierebbe di una virgola). Poi una uscita a quattro (tre persone e un device) e, per concludere, le corna da parte del supercomputer con qualche decina di altri computer.
Cosa c’è di fantascientifico? Nulla. Qualunque infoiato si farebbe una sega ascoltando i gemiti e le urla della Johansson! Se qualcuno si aspetta che il film approfondisca il tema del rapporto uomo/macchina non potrà che rimanere deluso. Qui la macchina non è pervenuta. E’ un film fatto di soli personaggi umani, con o senza un corpo fisico, ma sempre di umani si tratta.
Ciò che poi ha reso il film involontariamente grottesco è la continua ricerca del romantico, fino a livelli diabetici, col solo inevitabile risultato che il film sprofonda a volte nello squallore, altre volte nella banalità, e (nei casi peggiori) nella comicità.

Severo nel voto, ma sono d’accordo praticamente su tutto.
Sono d’accordo con te e con @michidark che è d’accordo con te!