Cambia solo il paradigma / 27 Giugno 2017 in La battaglia di Hacksaw Ridge
Aspettative ampiamente deluse, dopo la prima ora di film si scopre il solito mostro cristo-americano a distruggere tutto. Lo scopo del regista diventa quello di strumentalizzare una storia vera per imporre nuovamente il solito valore: la superiorità morale americana rispetto agli altri popoli.
Oltre ad essere sottesa e nascosta nelle persone e negli atteggiamenti dei soldati americani, come di solito; stavolta viene letteralmente sbattuta in faccia alla spettatore la grandezza d’animo di una persona qualsiasi (che Desmond Doss lo sia stato veramente, è ininfluente nel rispetto delle motivazioni propagandistiche per le quali è girato questo film ).
Una volta smascherato diventa il solito copione fastidioso della grandezza americana, ripetitivo e scontato.
Due cose mi chiedo:
1. Tutti bianchi erano i soldati americani in Giappone?
2. Non so se Mel Gibson (si) citi We were soldiers o è particolarmente affezionato a scenari di battaglie dove i nemici escono da sottoterra.
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