Leziosità in 3D / 29 Ottobre 2013 in Gravity
Cinema di estetica, di tecnologia per forza e a tutti i costi e se si scende a patti c’è di che divertirsi, ma un’esperienza sensoriale di questo tipo si paga a caro prezzo quando non si fa “a braccio”, quando si cerca di incanalare nella convenzional confezione narrativa e l’inghippo della sindrome “Benny Hill’s Show” attende la maldestra Bullock dietro l’angolo, un vero peccato quindi specialmente dopo i primi prodigiosi venti minuti di pellicola.
Recensione da Oscar (1)
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