Recensione su Gli anni più belli

/ 20205.964 voti

Facciamo una petizione per far smettere a Muccino di scrivere film / 17 Settembre 2020 in Gli anni più belli

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Melodrammone in salsa mucciniana senza un solo polo positivo nel marasma di casino generale imbastito. Per me potrebbe anche finire qui. Ma non mi divertirei. Perché non è un film semplicemente brutto. Non è sgrammaticato, non contiene errori grossolani, ha una buona messa in scena, più o meno suvvia, il problema è che è ILLOGICO.
Vorrei andare da Gabriele e chiedergli: qual’era il tuo obiettivo? Parla di tre amici, personaggi tagliati con l’accetta, a seguire: il senza palle, l’arrivista e il fallito.
Kim è il senza palle, si fa rubare la fidanzata da Favino, alias l’arrivista, che poi è una Michela Ramazzotti pessima, questa cosa avviene in modo che il film vada avanti perché sennò non c’è una ragione precisa alla base di questa decisione.
Poi c’è Santamaria, ma il suo personaggio e talmente incollato con lo sputo alla storia principale che lo si poteva anche tagliare e non sarebbe cambiato nulla. Poi vabbè passano gli anni e questi litigano, non si parlano, si incontrano, fanno la pace, senza un perché, giusto perché erano finiti i minuti e bisognava chiudere le sotto trame. Poi la Ramazzotti ha un figlio off-screen con un personaggio che non vedremo mai.
Ma la cosa più fastidiosa è che il film è pretenzioso, estremamente pretenzioso, inserisce anche temi politici che non vanno a parare da nessuna parte. Le donne sono tutte personaggi tremendi, che ti lasciano non appena viene a mancare la stabilità economica. Affamate di soldi, violente, manesche, incapaci di un solo sentimento puro. Ci sono delle scene veramente imbarazzanti, quella di sesso tra ragazzini è una vera e propria agonia, ma anche quella su Santamaria random che si unisce al movimento 5 stelle non scherza.Le scene sono girate tutte come se fossero sequenze finali, creando un inutile affanno nel ritmo. Gli attori sono tutti fuori tono, esagerati, gesticolano e urlano in maniera eccessiva. E vabbè si ride anche parecchio in realtà per questo.
Se solo si trattasse di un film volontariamente comico. Non è solo sbagliato concettualmente, non solo è mal scritto, ma è anche vacuo, con la pretesa di essere profondo.
Perché Muccino è così arrogante? Così convinto di fare qualcosa di valido? E ancora, perché maltratta così tanto questi personaggi femminili? Insomma perché quest’uomo fa ancora questi film? Fermiamolo, vi prego.

2 commenti

  1. Stefania / 17 Settembre 2020

    Questo film non l’ho ancora visto, ma vedo che l’affanno perenne continua a essere una prerogativa dei personaggi dei film mucciniani.

    • Alicia / 18 Settembre 2020

      Pare che il regista suggerisce agli attori di fare le scale di corsa tre o quattro volte prima di ogni scena

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