Forrest Gump

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Forrest Gump

Forrest sta per rivedere dopo diversi anni l'amata Jenny: seduto su una panchina, in attesa dell'autobus che può accompagnarlo da lei, l'uomo racconta la sua rocambolesca vita alle persone che gli si siedono accanto.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: Forrest Gump
Attori principali: Tom Hanks, Robin Wright, Gary Sinise, Sally Field, Mykelti Williamson, Michael Conner Humphreys, Hanna Hall, Haley Joel Osment, Siobhan Fallon Hogan, Rebecca Williams, Bob Penny, Harold G. Herthum, George Kelly, John Randall, Sam Anderson, Margo Moorer, Ione M. Telech, Christine Seabrook, John Worsham, Peter Dobson, Alexander Zemeckis, Logan Livingston Gomez, Ben Waddel, Elizabeth Hanks, Tyler Long, Christopher Jones, Grady Bowman, Kevin Mangan, Fay Genens, Frank Geyer, Rob Landry, Jason McGuire, Pete Auster, Sonny Shroyer, Brett Rice, Ed Davis, Daniel C. Striepeke, Bruce Lucvia, David Brisbin, Kirk Ward, Angela Lomas, Timothy Record, Deborah McTeer, Mark Matheisen, Al Harrington, Jed Gillin, Bob Harks, Don Fischer, Kenneth Bevington, Michael Flannery, Gary Robinson, Marlena Smalls, Kitty K. Green, Afemo Omilami, Matt Wallace, Danté McCarthy, Paulie DiCocco, Mike Jolly, Michael Kemmerling, John Voldstad, Jeffrey Winner, Russ Wilson, Daniel J. Gillooly, Calvin Gadsden, Aaron Izbicki, Michael Burgess, Steven Griffith, Bill Roberson, Michael McFall, Eric Underwood, Steve DeRelian, Byron Minns, Stephen Bridgewater, Bonnie Ann Burgess, Scott Oliver, John William Galt, Hilary Chaplain, Isabel Rose, Jay Ross, Richard D'Alessandro, Dick Stilwell, Kevin Davis, Michael Jace, Geoffrey Blake, Tim Perry, Vanessa Roth, Emily Carey, Paul Raczkowski, Valentine, Dick Cavett, Joe Stefanelli, Tiffany Salerno, Marla Sucharetza, Aloysius Gigl, Jack Bowden, Joe Alaskey, Lazarus Jackson, W. Benson Terry, Matt Rebenkoff, Peter Bannon, Joe Washington, Nora Dunfee, Natalie Hendrix Tate, Hallie D'Amore, Jim Hanks, Chiffonye Cobb, Juan Singleton, Bobby Richardson, Michael Mattison, Lenny Herb, Charles Boswell, Timothy McNeil, Lonnie Hamilton, Teresa Denton, Kurt Russell, Mary Ellen Trainor, Robb Skyler, Michael J. Oliver, Bryan Hanna, Greg Brown, Brendan Shanahan, Troy Christian, Jacqueline Lovell, Zach Hanner, Aaron Michael Lacey, William Shipman, Mostra tutti

Regia: Robert Zemeckis
Sceneggiatura/Autore: Eric Roth
Colonna sonora: Alan Silvestri
Fotografia: Don Burgess
Costumi: Joanna Johnston, Dan Bronson, Pamela Wise
Produttore: Wendy Finerman, Steve Tisch, Steve Starkey
Produzione: Usa
Genere: Azione, Drammatico, Commedia, Storia, Romantico
Durata: 142 minuti

Dove vedere in streaming Forrest Gump

Un modo originale di rappresentare l’autismo / 22 Agosto 2023 in Forrest Gump

“Forrest Gump” è un capolavoro cinematografico che trasporta gli spettatori in un viaggio epico attraverso la vita di un uomo straordinario. Diretto da Robert Zemeckis e interpretato in modo magistrale da Tom Hanks nel ruolo di Forrest Gump, il film rappresenta un esempio perfetto di come il cinema possa catturare la complessità dell’esperienza umana.

La trama segue la vita di Forrest Gump, un uomo con una mente semplice ma un cuore grande. Da bambino con problemi di apprendimento a giovane che sfida le aspettative a soldato impegnato in guerra, Forrest attraversa decenni di storia americana, incontrando figure chiave e influenzando eventi storici. Questo viaggio è accompagnato da una serie di riflessioni personali che rendono il personaggio di Forrest uno dei più memorabili nella storia del cinema.

La genialità del film sta nell’equilibrio tra momenti commoventi, umorismo e una narrazione coinvolgente. La regia di Zemeckis combina abilmente sequenze di effetti speciali, che pongono Forrest in mezzo a eventi storici reali, con scene intime che esplorano le sue relazioni interpersonali.

La performance di Tom Hanks è stupefacente. Il suo ritratto di Forrest Gump è toccante e autentico, trasmettendo sia la semplicità che la saggezza del personaggio. Hanks riesce a catturare il cuore e l’anima di Forrest, rendendolo un individuo straordinariamente reale e amabile.

La colonna sonora, che spazia da classici degli anni ’60 e ’70 a composizioni originali di Alan Silvestri, aggiunge ulteriore profondità emotiva al film, sottolineando le diverse sfaccettature della storia.

In conclusione, “Forrest Gump” è un’esperienza cinematografica straordinaria che cattura la gioia, il dolore, l’amore e la complessità dell’esperienza umana. Con una trama coinvolgente, interpretazioni indimenticabili e un messaggio duraturo, il film è una celebrazione della vita stessa. Un classico intramontabile che continua a ispirare e toccare il cuore di spettatori di tutte le generazioni.

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Bellissimo!!! / 15 Maggio 2019 in Forrest Gump

Lo rivedo sempre con piacere, malinconia e tristezza… perché di film così poetici ma comunque realistici non ne fanno più.
Forse il personaggio più bello di Tom Hanks… beh no, ci sarebbe anche il ruolo di Philadelphia anche…. mmmh non so…
Merita un bell’8!

. / 10 Ottobre 2017 in Forrest Gump

Una fiaba piacevole, coinvolgente e ben recitata e girata. A costo di risultare cinica ed eccessivamente pragmatica, non ritengo che Forrest Gump sia un capolavoro, ma sicuramente un bel film che ripercorre mezzo secolo di storia Americana, sfruttando un protagonista che si ritrova, in maniera decisamente irrealistica, coinvolto in eventi epocali e che riesce, suo malgrado, a spuntarla molto bene nella vita. Ho apprezzato la commistione tra le vicende personali di Forrest e quelle più grandi relative all’America, poichè tale stratagemma tiene alta l’attenzione e, a mio parere, permette di non basare l’intera faccenda sugli aspetti più sentimentali e sull’assurda progressione di eventi fortunati che portano Forrest ad un discreto successo nella vita. Fortunatamente, non penso che la storia sia totalmente buonista, poichè vi sono delle sfumature anche cupe (Jenny e la sua famiglia, gli orrori della guerra, la malattia ecc.) e ciò per me salva la pellicola dall’essere eccessivamente smielata e sognante; il finale è commovente, adeguato, chiude bene una storia che, tolti i suoi momenti più tristi, ho trovato ricca di passaggi simpatici.

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Uno dei capolavori assoluti / 29 Giugno 2016 in Forrest Gump

Un film dalle mille emozioni, scritto in modo perfetto, con un’interpretazione fantastica di Tom Hanks, un’analisi della società interessante, ma soprattutto con un significato molto bello.
Forrest Gump é uno dei miei film preferiti, uno di quei film che ti fanno le lacrime più volte anche se il film lo hai visto già numerose volte.
Un film da vedere assolutamente!

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La cinica distruzione del Sogno Americano! Film fantastico, con una delle più belle colonne sonore della storia del cinema! / 11 Settembre 2015 in Forrest Gump

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Ok, Forrest Gump è un film che hanno visto praticamente tutti, anche perché fino a qualche anno fa lo trasmettevano spesso in TV, prima che le serie di Rai 2 e i telefilm americani prendessero il sopravvento… Quindi eviterò di ripetere la trama e mi limiterò a discutere alcuni temi importanti che ho trovato nel film, del perché questo mi piaccia (o meno) e andrebbe, secondo me, annoverato tra i capolavori del cinema.
Saltiamo quindi la trama. Ci sarebbe da spendere qualche parola sul regista, Robert Zemeckis, democratico americano, e sul periodo storico in cui il film è uscito, il 1994, ossia dopo circa 25 anni di presidenti Repubblicani (con la sola parentesi di Jimmy Carter tra ’77 e ’81), da Nixon ’69 fino a Bush Senior nel ’93. In questi anni, per motivi ideologici di contrapposizione all’idealismo sovietico, si è visto esaltare in ogni modo ed in ogni forma l’imperialismo americano, attraverso l’edonismo verso la propria cultura capitalista e la celebrazione del Sogno Americano. Arriva il 1994 e sale in carica il primo presidente Democratico dopo un quarto di secolo (parentesi Carter a parte), Bill “preferisco-le-more” Clinton! Finalmente anche Hollywood respira un po’ di libertà e dà un taglio ai filmoni con gli americani machi e i russi cattivi (Commando, Cobra, Rocky IV, Rambo II…) che hanno dominato gli anni ’80 di Regan! E’ qui che si inserisce il film di Zemeckis, tratto dall’omonimo libro dell’86 di Winstom Groom, che, guarda caso, sotto la presidenza ultra-americanista di Regan non aveva raccolto alcun successo.

Il film, come dicevo nel titolo, ripercorre attraverso le avventure del protagonista quarant’anni di storia americana, e, attraverso la magnifica colonna sonora, la storia del Rock americano. Nel farlo scardina una ad una tutte le figure di riferimento della cultura americana, distruggendo quindi tutti i miti ed il tanto celebrato Sogno Americano ad essa legato. Lo so, è spiacevole..! Non sono un jihadista antiamericano, però piuttosto che le menzogne e le figurine belline di un mondo finto e ipocrita preferisco un film come questo che facci aprire gli occhi e capire la vuotezza di ciò che sta dietro ai vari ideai e all’inconsistenza del Sogno Americano.
Cerco di elencare in ordine di trama tutti i miti e le figure di riferimento americane che nel film vengono sistematicamente distrutte:
1) Il Ku Klux Klan e l’odio razziale, che nel sud degli Stati Uniti è tutt’altro che passato! Il protagonista del film vive in Alabama e, come lui stesso racconta orgoglioso, viene chiamato dalla madre Forrest, in onore del generale della Guerra di Secessione Nathan Bedford Forrest, fondatore del Ku Klux Klan, per ricordare che “alle volte facciamo tutti delle cose che non hanno molto senso”. Abominevole! Fa quasi ridere da quanto è surreale! Sarebbe come in Israele chiamare il proprio figlio Adolf Hitler! E invece lo spettatore, anche quello americano di colore, ride e non si cura del nome del protagonista! Non capisco se i tempi sono talmente cambiati da riderci su, ma i fatti di cronaca lo smentiscono ampiamente, oppure la cultura dell’indifferenza ha portato ad ignorare il problema apertissimo del razzismo… Mah!
2) La famiglia tradizionale, il matrimonio e la figura paterna. “Il signor Gump al momento è in vacanza”… Cosa impensabile negli anni ’70 e ’80 usare come modello un padre di famiglia che abbandona moglie e figlio! E una donna che da sola deve pensare all’educazione del proprio figlio e per campare affitta ad estranei le stanze della propria casa! Già, la casa, uno dei beni più preziosi dentro a cui si fonda la “famiglia americana”.
3) La scuola, l’educazione ed il preside. La tanto acclamata scuola americana viene raffigurata come un posto discriminatorio, dove già a dieci anni vengono proibite ai bambini certe opportunità a causa del fatto che sono solo un po’ più in ritardo rispetto agli altri, per soli 5 punti sul loro Q.I.!! Questa è la triste realtà dell’istruzione americana! Anche nella realtà già a 5 anni fanno dei test per vedere per quali università possono essere più portati! Assurdo! Ma comunque c’è rimedio a tutto! “C’è un signor Gump, signora Gump?” disse il preside alla mamma di Forrest…. “Caspita, tua madre deve essere proprio disposta a tutto per la tua istruzione”, disse dopo che la mamma si era concessa a lui sessualmente. Che schifo di uomo è questo preside di una scuola americana!
2bis) La famiglia parte 2. L’amica di Forrest, Jenny, che si nasconde in un campo di grano per fuggire dal padre (anche lui solo) che usa violenze sessuali su lei e sulle sue sorelle… Abominevole! Incredibile come in un film letto da molti come “buonista” venga inserito il tema della pedofilia e la violenza sui propri figli!
3bis) La scuola ed il bullismo. Ok, questa cosa sembra ormai accettata in tutti i film e le serie americane che i ragazzi per bene, figli di famiglie per bene, siano dei bulli e picchino in branco i disabili. Anche questo, problema apertissimo, sia in Italia che in America! Si ricordino a tal proposito tutti i suicidi di adolescenti non accettati ed integrati perché omosessuali avvenuti da noi negli ultimi anni!
4) Lo sport ed il coach di football. Insieme al preside, il coach americano è come il “secondo padre”. Anche lui invece è uno sfruttatore senza scrupoli, interessato al bene della squadra piuttosto che all’educazione del ragazzo, che mette l’idiota Gump nella squadra perché “di football non ne capisce assolutamente niente però corre come una lepre”. Figura esemplare!
5) L’Università Americana e l’istruzione. Forrest, che è ritardato e non capisce niente di football, viene ammesso all’Università dell’Alabama con una borsa di studio per meriti sportivi! Ottimo! Uno schiaffo a chi invece avrebbe veramente l’interesse per lo studio ma non le capacità sportive, economiche, o di risultati nei test sul Q.I. per accedervi. Ancora una volta Zemeckis getta fango sull’istruzione americana e prende in giro lo spettatore che ci ride e che pensa che “se hanno preso l’idiota Forrest, anche io posso farcela!”. No! Purtroppo è il contrario! Forrest l’idiota è l’unico che ce la fa, e tutte le figure americane positive (le poche!) che gli stanno accanto finiscono morte ammazzate (Bubba), sole e malate (la mamma e l’amichetta Jenny) o amputate e ridotte a far la vita di barboni (il tenente Dan e gli altri commilitoni, “alcuni tra i giovani più brillanti d’America”). Questo è il Sogno Americano infranto!
6) L’esercito, l’orgoglio americano e la massima forma di nobilitazione dell’animo: difendere il proprio paese (andando ad invadere gli altri). Gump si arruola quasi per caso e si trova decisamente bene, tanto che viene scambiato per “un fottuto genio” col Q.I. di 160! Magari l’America avesse avuto interi eserciti di Forrest Gump! Altro che il tenente Dan, il soldato modello secondo gli standard abituali, i cui antenati sono “tutti morti in ogni singola guerra americana”.

Fin qui siamo solo a un terzo del film! Non me la sento di continuare con la sistematica distruzione delle figure chiave americane durante tutta la trama, ma la chiave di lettura rimane la stessa, e tutto ciò che in prima battuta fa divertire lo spettatore, in realtà nasconde amaro cinismo verso la cultura e i sogni americani (epico come per sconfiggere il Comunismo venga mandato Forrest in Cina a giocare a ping-pong! E che sia lui a scoprire lo scandalo Watergate! Trovate assolutamente geniali, quanto irreali!)!
Invece di continuare con Forrest, accenno giusto al parallelismo tra lo sviluppo nel film del personaggio di lui, l’idiota a cui la vita sorride alla grande, e Jenny, l’angelo incarnante tutti gli stereotipi americani di bellezza, a cui la vita va molto molto male ed il cui Sogno Americano si rivela un incubo. (oltre a lei, a tutte le figure che sembrano positive nel senso tradizionale nel film la vita si rivela molto difficile: la mamma, Bubba, il tenente Dan, fino alla redenzione dopo l’incontro con Dio).
Come dicevo, Jenny nasce in una famiglia speculare a quella di Forrest, dove la mamma è morta ed il papà deve da solo badare alla casa e alle figlie. Le cose però vanno male, la casa cade a pezzi ed il papà beve e violenta le bambine. Che amarezza, la famiglia…! Jenny è molto bella e intelligente ma, a differenza di Forrest, non è particolarmente brava nello sport, e quindi per pagarsi gli studi al college deve posare nuda per la rivista Playboy (altro bello schiaffo al mondo dell’istruzione e alle università americane!). Acquisisce una certa fama ma viene espulsa dal college. Anni dopo Forrest la rincontra in un night in cui suona la chitarra completamente nuda. Era il suo sogno fare la musicista ma agli avventori del night poco interessava… Altra amarezza per il Sogno infranto! Seguono varie parentesi politico-sociali di Jenny, prima da figlia dei fiori e poi nelle Pantere Nere, entrambe rivelatesi un fallimento per la protagonista, come di fatto si sono rivelati in realtà i due movimenti: la rivoluzione hippy non è avvenuta, le Pantere si sono divise e poi sciolte e le discriminazioni razziali verso gli afroamericani sono continuate. Nonostante ciò, Jenny continua una vita sregolata e dissoluta, tipica degli anni ’70 americani, abusando di svariate droghe. Arriva fino a meditare il suicidio lanciandosi da un balcone, l’angelo. Nel frattempo torna a trovare Forrest in Alabama, con cui fa sesso e rimane incinta, salvo poi scappare dopo che Forrest le ha chiesto di sposarla. La ritroviamo anni dopo con un figlio e malata (probabilmente di HIV, come spopolava negli anni ’80, ma su cui vigeva molta omertà da parte delle istituzioni). Forrest viene a sapere che è suo figlio e la prima cosa che le chiede è se fosse intelligente o stupido come lui… Beffa delle beffe, il figlio è intelligente!! Non avrà la bellissima vita che ha avuto lui, con i suoi ritardi, ma finirà come tutti gli altri buoni ed intelligenti del film e della vita reale a morire sognando il Sogno… L’apice della distruzione e della tristezza!

Che dire, il film è cinico e nero, almeno per come lo vedo io! Si nasconde dietro ad un apparente candore per essere brutale e spietato in tutte le sue scene (non solo in quelle di guerra, come alcuni hanno detto…) verso gli Stati Uniti e la cultura americana. Già il regista Zemeckis aveva presentato temi simili nella serie di Ritorno al Futuro, dove in ogni episodio la macchina del tempo veniva usata per correggere i problemi della famiglia di Marty dovuti alla degenerazione della società in cui vivevano, sempre ad opera di individui folli che cavalcando il Sogno Americano di ricchezza individuale finivano per distruggere la città e ridurre alla povertà e alla miseria le altre persone (si veda per esempio il “1985 alternativo” in Ritorno al Futuro II).
E’ un bellissimo film che va visto con un po’ di conoscenza della cultura, della politica e della storia americana per essere apprezzato a pieno. Senza di queste può apparire effettivamente un po’ melenso e buonista allo strenuo. Può costituire altrimenti anche un ottimo punto di partenza per le nuove generazioni che sono interessate a documentarsi ed a capirne un po’ di più, rappresentando un perfetto affresco della storia americana dagli anni ’50 ai ’90, con tutti i fatti più importanti realmente accaduti: tentativi di integrazione razziale nell’Università dell’Alabama (1963), Guerra nel Vietnam (’60-’74), l’omicidio di JF Kennedy (’63) e del fratello Bob (’68), il movimento Hippy e delle Pantere Nere, John Lennon, la manifestazione al Lincoln Memorial, lo scandalo del Watergate Hotel (’72-‘74), la Apple…

Spero che questa (prolissa) recensione sia utile come spunto di riflessione per chi aveva già visto il film e magari non lo aveva apprezzato molto, o che magari invogli i pochi rimasti al mondo a non aver visto Forrest Gump a vederlo!

Voto complessivo 9: (Soggetto e idee 10, trama 9, regia 8)
Menzione speciale per la fantastica colonna sonora contenete il meglio di quarant’anni di rock americano!

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