Recensione su Fase IV: distruzione Terra

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Fase IV: distruzione Terra
Regia:

Un film dal fascino strano / 19 Giugno 2018 in Fase IV: distruzione Terra

Saul Bass è celebre per essere stato l’autore di alcuni dei più originali titoli di testa nella storia del cinema, tra cui quelli di Psyco e Intrigo internazionale. Molto meno nota è la sua attività di regista, anche perché è limitata a un unico lungometraggio: Fase IV.
È un film che, malgrado il tema non proprio originale (formiche rese intelligenti da qualche msterioso fattore alieno minacciano la civiltà umana), ha tuttavia un fascino strano, che non si spiega soltanto attraverso l’uso magistrale del colore (da notare le scene in cui viene spruzzato l’insetticida) o di immagini azzeccate (come i formicai a forma di monolite). Credo che molto dipenda anche dall’estrema economia di mezzi usati: sei attori in tutto, di cui solo la metà protagonisti; nessuna esagerazione – qui non troverete l’esercito e l’aviazione in lotta contro insetti giganti, ma un solitario avamposto nel deserto e formiche apparentemente inoffensive; dialoghi quasi laconici, interrotti da lunghe sequenze semi-ipnotiche di insetti che corrono nei loro nidi e del contrapposto lavorio della scintillante (anche se per noi fatalmente datata) tecnologia umana; l’azione raramente convulsa, che sembra anche impacciata dal fatalismo che a un certo punto comincia a permeare i protagonisti.
Unici difetti un prologo non molto comprensibile e, soprattutto, una figura femminile estremamente convenzionale, anche tenendo conto dell’epoca (il 1974), interpretata dalla bella e sfortunata Lynne Frederick.

2 commenti

  1. Stefania / 24 Giugno 2018

    Mi hai davvero incuriosita: ho messo subito il film fra i “Vorrei vederli”. Grazie per lo spunto!

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