Recensione su Eraserhead - La mente che cancella

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Nella mente di Henry / 30 Aprile 2013 in Eraserhead - La mente che cancella

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Eraserhead (1977) è il primo lungometraggio, nonché il film che ha lanciato la straordinaria carriera di David Lynch. In questo caso è difficile parlare di una vera e propria trama. Harry Spencer, interpretato magistralmente dal povero Jack Nance, è un tipografo stralunato che vive solo nei sobborghi di una grande città. La vita di Harry cambia quando è costretto a sposare la sua fidanzata Mary dopo averla messa incinta. Proprio attorno a questo neonato gira l’intera pellicola. Infatti non si tratta di un bambino come tutti e neppure di un neonato con dei problemi ma di un vero e proprio “mostro” dalle sembianze di “feto deforme”. Dopo aver accolto in casa sua il figlio ed essere stato abbandonato dalla moglie, stanca di sentire il piccolo piangere, Harry non può fare altro che rifugiarsi nelle sue atroci fantasie. Il film è un lungo angosciante incubo caratterizzato dalla genialità e suggestione delle soluzioni visive del regista. L’unico luogo di evasione di Henry da tale incubo è il suo radiatore, dove vive una ragazza, anch’essa deforme, che sembra portare al nostro protagonista un po’ di pace interiore anche dopo il drammatico finale…
Il film è considerato, più che giustamente, un capolavoro del cinema underground (e non solo), costato 100.000 dollari ci vollero cinque anni fra riprese e postproduzione. La pellicola si presta a molte interpretazioni ma una delle tematiche principali è proprio la paura della paternità/maternità, l’incapacità di accettare un figlio deforme o meno e di dare affetto a chi ti sta vicino. Lynch ha definito il suo film come “un sogno di avvenimenti oscuri e pericolosi”. Fra gli estimatori di Eraserhead il regista Stanley Kubrick, che lo proiettava continuamente durante la lavorazione di Shining per trasmettere inquietudine agli attori.
Personalmente ho adorato la pellicola anche se mi ha lasciato un senso di angoscia e malessere mai provato finora per un film.
Ancora oggi è “inedito” in Italia, non vi è nessuna copia in DVD ne, tanto meno, in BluRay. L’unica speranza per noi amanti del cinema è quella di trovare un buon file torrent, affidarsi ad Amazon o come il sottoscritto acquistarlo su iTunes Store alla modica cifra di 5,99 € anche se devo ammetterlo pagare l’opera prima di Lynch appena due euro più dell’ultima versione di Angry Birds mi ha fatto rabbrividire… Molti, tra cui il presente, sostengono che un film per essere un buon film non deve essere dimenticato ma anzi lasciare qualcosa a chi lo guarda… Beh, sfido chiunque a guardare (con serietà) Eraserhead e a dimenticarselo… Consiglio a tutti coloro che non hanno ancora avuto modo di guardarselo di recuperare in fretta e invece raccomando chi sta per avere un figlio, uomo o donna che sia, di rimandare la visione a parto avvenuto…
Vi lascio con le parole del maestro Lynch riguardo la pellicola:
“Eraserhead è il più spirituale di tutti i miei film. Quando lo dico nessuno capisce, ma è così. Eraserhead si stava sviluppando in una certa direzione, e non avevo idea di cosa volesse dire. Cercavo la chiave d’accesso a quelle sequenze. Qualcosa capivo ovviamente; ma non sapevo quale fosse il cemento che teneva insieme l’intero film. Così tirai fuori la Bibbia e iniziai a leggerla. Un giorno lessi una frase. Chiusi la Bibbia: era fatta. Fine del discorso. Allora vidi il film come un tutt’uno. La frase completò questa visione al posto mio, al cento per cento. Penso che non rivelerò mai quale fosse quella frase.”

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