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Eraserhead - La mente che cancella

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25 Agosto 2022 in Eraserhead - La mente che cancella

Cupo al punto giusto, con un uso indovinato del bianco e nero. Ma la trama…

Il primo Lynch / 10 Ottobre 2017 in Eraserhead - La mente che cancella

Scrivere una recensione di un film di David Lynch è complicato, recensire la sua opera prima è ancor più difficile: il rischio è di essere più o meno consapevolmente condizionati dalla grandezza del regista e da tutto ciò che è successivo al film (ri-vedere la stessa pavimentazione geometrica dell’Overlook Hotel di Kubrick la dice lunga sull’influenza di questo film su altre figure geniali del cinema).
La sfida è quella di considerare Eraserhead solo per quello che è: un’opera prima del 1977 che a causa della sua natura onirica ed innovativa per l’epoca, ha avuto una gestazione piuttosto lunga.
Nonostante il film sia un lungo e disordinato incubo riesce perfettamente a comunicare un’affermazione tematica privata e molto forte su un argomento universale come la paternità e la famiglia. La visione del film è un’esperienza angosciante che in qualche modo ci avvicina all’ansia vissuta dal protagonista. Tuttavia l’espediente narrativo di venir fuori da situazioni assurde con altre situazioni ancora più assurde è alla lunga una zavorra narrativa che impedisce al film di spiccare il volo.
In questa opera prima si trovano tutti gli elementi tipici di Lynch, dal linguaggio grottesco, all’attenzione per i suoni e la musica, alle coreografie ipnotizzanti ecc ecc. tanto da sembrare una sorta di lungo pilot delle sue opere cinematografiche e televisive….ma ecco che si ricade nella trappola di vedere il film con occhi che provengono dal futuro..

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INCUBO SU CELLULOIDE / 26 Maggio 2016 in Eraserhead - La mente che cancella

Esco or ora dalla visione di quest’opera prima di Lynch e dire che ne sono stato provato è dire poco. Cosa posso aggiungere che non sia già stato detto? Di fatto nula. Il senso d’inquietudine che trasmette questa pellicola è inarrivabile. Lynch è riuscito nell’impresa d’impressionare su pellicola un vero incubo notturno, replicando tutte le logiche illogiche che governano il mondo onirico. Impressionante. Non credo lo riguarderò a breve.

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In heaven, everything is fine. / 13 Settembre 2014 in Eraserhead - La mente che cancella

Primo lungometraggio di Lynch e a mio parere il suo migliore.
Tutto in questo film è terribilmente suggestivo e inquietante a partire dal protagonista, uno strepitoso Jack Nance nei panni di una sorta di vagabondo chapliniano catapultato in un desolante scenario post-industriale.
La paternità (ma in generale i rapporti familiari) è il tema portante della pellicola, una paternità malata e mostruosa che genera solo repressione e psicosi.
Il b/n è meraviglioso così come il sonoro, composto da suoni tipicamente industriali che aumentano e diminuiscono di intensità in maniera quasi autonoma e casuale rispetto alle immagini.
Sicuramente Lynch nel corso della carriera ha dato vita ad altre pellicole eccezionali, ma questo rimane di sicuro uno dei punti più alti da lui toccati.

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L’inquietitudine del pater familias / 7 Settembre 2014 in Eraserhead - La mente che cancella

Un’ora e mezza in cui trionfa indiscutibilmente un’atmosfera tesa e angosciante, dove il bianco e il nero creano un contrasto nettissimo, e si mostrano in un particolare gioco di luci ed ombre (come le lampade, ad esempio, che spesso illuminano esclusivamente i personaggi, mentre il resto dell’ambientazione rimane avvolta nell’oscurità). E anche il sonoro contribuisce abbondantemente, con vari suoni in sottofondo e pochissima musica. Nonostante ciò, il motivetto “In Heaven” farà fatica ad andarsene via dalla testa una volta ultimata la visione.
Eraserhead è una pellicola che affascina per il suo tono cupo ed il suo essere efficacemente grottesca e delirante. Un viaggio indimenticabile attraverso le paure e i timori dell’essere umano.

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Due miserie in un corpo solo / 24 Novembre 2013 in Eraserhead - La mente che cancella

Il lavoro più angosciante di Lynch.
La tensione è così pesante che si potrebbe leccarla via dalla schermo.
La solitudine, la diversità, l’impotenza, la paura di diventare genitori, la deformità…un viaggio verso un paradiso malato, che forse esiste solo dentro un termosifone.
Suoni e rumori disturbanti. Il silenzio. E poi ancora solitudine. Due miserie in un corpo solo…but in heaven everything is fine.

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Nella mente di Henry / 30 Aprile 2013 in Eraserhead - La mente che cancella

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Eraserhead (1977) è il primo lungometraggio, nonché il film che ha lanciato la straordinaria carriera di David Lynch. In questo caso è difficile parlare di una vera e propria trama. Harry Spencer, interpretato magistralmente dal povero Jack Nance, è un tipografo stralunato che vive solo nei sobborghi di una grande città. La vita di Harry cambia quando è costretto a sposare la sua fidanzata Mary dopo averla messa incinta. Proprio attorno a questo neonato gira l’intera pellicola. Infatti non si tratta di un bambino come tutti e neppure di un neonato con dei problemi ma di un vero e proprio “mostro” dalle sembianze di “feto deforme”. Dopo aver accolto in casa sua il figlio ed essere stato abbandonato dalla moglie, stanca di sentire il piccolo piangere, Harry non può fare altro che rifugiarsi nelle sue atroci fantasie. Il film è un lungo angosciante incubo caratterizzato dalla genialità e suggestione delle soluzioni visive del regista. L’unico luogo di evasione di Henry da tale incubo è il suo radiatore, dove vive una ragazza, anch’essa deforme, che sembra portare al nostro protagonista un po’ di pace interiore anche dopo il drammatico finale…
Il film è considerato, più che giustamente, un capolavoro del cinema underground (e non solo), costato 100.000 dollari ci vollero cinque anni fra riprese e postproduzione. La pellicola si presta a molte interpretazioni ma una delle tematiche principali è proprio la paura della paternità/maternità, l’incapacità di accettare un figlio deforme o meno e di dare affetto a chi ti sta vicino. Lynch ha definito il suo film come “un sogno di avvenimenti oscuri e pericolosi”. Fra gli estimatori di Eraserhead il regista Stanley Kubrick, che lo proiettava continuamente durante la lavorazione di Shining per trasmettere inquietudine agli attori.
Personalmente ho adorato la pellicola anche se mi ha lasciato un senso di angoscia e malessere mai provato finora per un film.
Ancora oggi è “inedito” in Italia, non vi è nessuna copia in DVD ne, tanto meno, in BluRay. L’unica speranza per noi amanti del cinema è quella di trovare un buon file torrent, affidarsi ad Amazon o come il sottoscritto acquistarlo su iTunes Store alla modica cifra di 5,99 € anche se devo ammetterlo pagare l’opera prima di Lynch appena due euro più dell’ultima versione di Angry Birds mi ha fatto rabbrividire… Molti, tra cui il presente, sostengono che un film per essere un buon film non deve essere dimenticato ma anzi lasciare qualcosa a chi lo guarda… Beh, sfido chiunque a guardare (con serietà) Eraserhead e a dimenticarselo… Consiglio a tutti coloro che non hanno ancora avuto modo di guardarselo di recuperare in fretta e invece raccomando chi sta per avere un figlio, uomo o donna che sia, di rimandare la visione a parto avvenuto…
Vi lascio con le parole del maestro Lynch riguardo la pellicola:
“Eraserhead è il più spirituale di tutti i miei film. Quando lo dico nessuno capisce, ma è così. Eraserhead si stava sviluppando in una certa direzione, e non avevo idea di cosa volesse dire. Cercavo la chiave d’accesso a quelle sequenze. Qualcosa capivo ovviamente; ma non sapevo quale fosse il cemento che teneva insieme l’intero film. Così tirai fuori la Bibbia e iniziai a leggerla. Un giorno lessi una frase. Chiusi la Bibbia: era fatta. Fine del discorso. Allora vidi il film come un tutt’uno. La frase completò questa visione al posto mio, al cento per cento. Penso che non rivelerò mai quale fosse quella frase.”

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15 Aprile 2013 in Eraserhead - La mente che cancella

“E’ la cosa più orribile che abbia mai visto”
(asociale) cancellati .
ora o mai più.
la tua arma letale riflette il tuo stato di essere amorfo , ragion per cui ti si chiede di adoperarti per il suo karma che mette in discussione l’io pensante derivante da una condizione aberrante che tramite l’esistenza sentimentale vorrebbe accasarvisi “dentro ” condizione che tu sei disposto a concedere a patto di non concepire più mostri che alterino la quiete della famiglia onde evitare lamentele pubbliche e intime d’intimità ingannevoli come i voli pindarici che fai quotidianamente sognando la felicità che non può piovere dal cielo che plumbeo se ne frega altamente delle tue paturnie e dei tuoi solfeggi di c**o a riprova del fatto che sei solo al mondo e che devi arrangiarti senza chiedere mai alcunché a chicchessia tantomeno a fantomatici esseri superiori che tacciono sordi alle tue richieste evase come le tasse che paghi senza bestemmiare sapendo che il torto sta dalla tua parte (lesa) come sua maestà sa che tu sai sentenziare come pochi altri sanno fare ma molto hai ancora da imparare per stare al mondo che marcio si evolve per non estinguersi rigenerandosi ogni volta sulle macerie dell’animo umano che fintamente proverà a rialzarsi per poi (ri)cadere esausto e piangere sul latte versato perché non bevuto sprecato ottimo appena munto dalle mammelle che tu vorresti succhiare succhiare succhiare… fino allo sfinimento verso il pieno godimento di porco che alla porca non preferisce la porchetta col limone perché pesante senza la giusta dose di limonata non regge alla prova della cuoca che cucinando polli pensava di farti cosa gradita ma tu non gradivi preferendo (pensava lei) le sue di cosce e allora ti invitava nel tinello per sentire la consistenza del tuo uccello che moscio non s’alzava neanche quando prendendoti la mano se la portava al seno porgendotelo vogliosa…ma tu indietreggiavi spaventato asserendo di amare la di lei figlia che ignara mangiava le ali del volatile cucinato con amore materno dal padre scemo che metteva sul piatto della bilancia la tua vita…

CAZZI TUOI .

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Il capolavoro onirico di Lynch / 22 Ottobre 2012 in Eraserhead - La mente che cancella

Infatti cura l’insonnia.
Non so come si riesca a guardarlo senza addormentarsi.

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