Recensione su Dementia

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tra David Lynch e Tod Browning / 19 Novembre 2019 in Dementia

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Conosciuto con il titolo “Daughter of Horror”, Dementia è un noir sperimentale con Adrienne Barrett e Bruno Ve Sota come protagonisti. Il film vola che è una meraviglia, un po’ a causa del minutaggio basso e un po’ per la solida struttura narrativa, e ci immedesimiamo in questa giovane problematica con un passato di oggettificazione. Svegliatasi dopo un terribile incubo nella stanza di un hotel, la donna infatti si arma di un coltello a serramanico e si trasforma in una pazza omicida. Nei primi minuti rivive un brutto momento della sua vita, lo rivive in un cimitero, e compie una discesa terribile verso un suo personalissimo inferno dove dovrà scontrarsi con i fantasmi del suo passato. Cosa uccide? Chi uccide? Da chi fugge?
Il film è pazzissimo e, prendete sempre con le pinze quel che vi dico, probabilmente se lo è visto anche il signor David Lynch. Dementia infatti è un film dalle atmosfere suggestive che indubbiamente un occhietto attento accosterebbe a roba tipo Carnival of Souls. Potrei anche dirvi che Dementia è una pellicola dove ci si sofferma sulla violenza di genere, ma questo lo lascio stabilire a voi quando e se guarderete il film. Quello che è certo è che, come la miglior tradizione noir metropolitana vuole, l’atmosfera e quindi il milieu è dark all’inverosimile, ma la donna passa da essere una semplice “femme fatale” a una a cui insomma è meglio non dare troppo noia.
Guardate quanto sono bravo, vi ho trovato anche il film! Ed è in una qualità quasi accettabile.

Note del don
nel cast compare anche Angelo Rossitto, già attore per Tod Browning in Freaks

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