Recensione su Nella casa

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7.5 / 4 Novembre 2013 in Nella casa

Non sono mai stato un grande fan di Ozon e, a parte Swimming Pool che non ho trovato poi così interessante di lui non avevo mai visto altri film ma questo suo penultimo lavoro mi ha davvero colpito. Una buona prova di recitazione per tutto il cast ed una storia intrigante sono già un bel punto di partenza ma quello che mi ha colpito di più è la capacità di costruire un film su una base molto semplice ma straordinariamente vera: che ogni finestra di una casa è unop specchio su una storia, una storia che la nostra immaginazione crea, plasma e gonfia fino a darle i risvolti più personali. Da una scena oggettiva lo scrittore che è in noi rende soggettivo e personale l’intreccio fino a fonderci con i personaggi che osserviamo, finio a introdurci in quell’ambiente e legarci a quei destini.
Montaggio intelligente e avvincente, capace di non complicare fino a disintegrare il senso della storia ma utile a non far perdere le fila del discorso.
Divertente e acuto lo scambio tra il ragazzo prodigio (reso in maneira inquietante da Ernst Umhauer) e il professore frustrato (Fabrice Luchini).
In un film metanarrativo che mescola elementi di thriller e commedia e tiene costantemente sulle spine lo spettatore il loro rapporto è la parte che all’inizio catalizza l’attenzione e che alla fine diviene chiave di lettura di tutto il film.

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