Recensione su Crocevia della morte

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3 Maggio 2013

(Sette stelline e mezza)

Ottima gangster-story che, negli intrecci, nei dialoghi e nei triplogiochi, ha i suoi punti di forza.
Gli antieroi dei film dei Coen hanno sempre un grande impatto narrativo: è sulla casualità del loro ingresso in gioco che si fonda il plot di turno, il fatto che si trovino invischiati in affari più grossi e pericolosi del previsto costituisce la scintilla dal sapore favolistico che segna la cifra costante dei lavori dei Fratelli.
Nonostante, qui, Tom, il personaggio interpretato da Byrne, sia scaltro come una faina e avvezzo agli imbrogli, non è in grado di evitare subito alcune trappole e, in un momento topico del film, particolarmente teso, inciampa come un guaglioncello, perde la pistola, rimedia un calcio in faccia e spreca un’occasione utile per far fuori un nemico. A Cagney o Bogart non sarebbe mai accaduto. Ecco la forza nera dei Coen: mantenere credibile un personaggio, pur irridendolo.

6 commenti

  1. yorick / 3 Maggio 2013

    Vero, la forza dei Coen sta anche lì, e le interpretazioni di Clooney lo dimostrano benissimo. Questo MsC, però, pur rimanendo una gran bella gangster-story, l’ho trovato un po’ troppo “ingessato”

    • Stefania / 3 Maggio 2013

      Già: secondo me, Clooney in Fratello dove sei? si è espresso in una delle sue migliori interpretazioni, gigione, spavaldo, eppure credibile.

      “Ingessato” in che senso?
      Per quel che mi riguarda, se proprio devo trovargli un difetto, non mi è piaciuto Byrne, poco empatico, poco incisivo, un mariuolo un po’ piatto.

      • yorick / 3 Maggio 2013

        @stefania, boh, la sensazione che sia ingessato credo me l’abbia lasciata più che altro la confezione, dalla fotografia alla scenografia, passando per i vestiti e tutto il resto, cose che ho trovato, appunto, troppo “plastiche”, ma è solo un’impressione di forma, contenutisticamente (sceneggiatura e regia) sono da manuale.

  2. Billy Parham / 3 Maggio 2013

    avercene di film così .

    • Stefania / 3 Maggio 2013

      E’ vero: è una macchina cinematografica praticamente perfetta.

      Purtroppo, il mio voto è stato inficiato dal fatto che l’ho visto diviso in due parti, ad un giorno di distanza una dall’altra, e -mannaggiammé- così facendo ho spezzato la tensione 🙁

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