Recensione su L'arpa birmana

/ 19568.515 voti

L’arpa birmana, ovvero la grande bellezza asiatica (in tempo di guerra) / 13 Novembre 2016 in L'arpa birmana

Il riflessivo e lirico film di Kon Ichikawa è perfettamente calato in un’atmosfera orientale, mistica, meditativa, unendo l’orrore della guerra all’armonia di un mondo che deve andare avanti e ricominciare da zero.
C’è chi rinuncia alla vita, facendosi annebbiare la mente dagli inutili ideali del valore e dell’onore, come i soldati giapponesi che lottano fino alla morte anche a guerra ormai conclusa.
C’è chi accetta di ricominciare, come l’altro gruppo di soldati capeggiato dal più saggio capitano Inoue.
E c’è chi, come il protagonista Mizushima, è talmente segnato dal conflitto da trovare in esso occasione di una rinascita spirituale, che sembra fittizia (l’ex soldato ha rubato i vestiti da bonzo ad un monaco che si stava bagnando in un fiume), ma che in realtà è assolutamente concreta.
L’arpa birmana, che dà il titolo alla pellicola, è quella suonata da Mizushima, sia prima che dopo la sua trasformazione, ed è un simbolo della vita e della bellezza, che anche in mezzo alla morte e alle nefandezze della guerra sono destinate ad avere un loro inattaccabile spazio.
Degna di menzione la fotografia in bianco e nero di Minoru Yokoyama, che esalta gli splendidi paesaggi asiatici e i cieli carichi di nuvole leggere come il suono dell’arpa.

3 commenti

  1. Riccardo Antonangeli / 1 Febbraio 2018

    Perchè richiamare ‘la grande bellezza’ film di modesto valore?

    • hartman / 1 Febbraio 2018

      devo dire che qui mi riferivo alla grande bellezza come concetto, non al film (ed infatti l’ho scritto in minuscolo)…
      il concetto di “grande bellezza” è preesistente al film di Sorrentino, anche se mi rendo conto che dopo l’uscita di quest’ultimo vi sia la tendenza alla sostituzione del concetto con il film…
      in ogni caso non ritengo che quello di Sorrentino sia un film di modesto valore (mia opinione personale), ma in ogni caso qui non c’entra nulla…

  2. hartman / 1 Febbraio 2018

    devo dire che qui mi riferivo alla grande bellezza come concetto, non al film (ed infatti l’ho scritto in minuscolo)…
    il concetto di “grande bellezza” è preesistente al film di Sorrentino, anche se mi rendo conto che dopo l’uscita di quest’ultimo vi sia la tendenza alla sostituzione del concetto con il film…
    in ogni caso non ritengo che quello di Sorrentino sia un film di modesto valore (mia opinione personale), ma in ogni caso qui non c’entra nulla…

Lascia un commento