Recensione su Antebellum

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Un progetto ambizioso / 5 Gennaio 2021 in Antebellum

Antebellum è per certi versi l’opposto di The Hunt, il film di Craig Zobel in cui un gruppo di progressisti bracca degli elettori repubblicani; qui, invece, sono delle persone del Sud più profondo a dare la caccia a una progressista. The Hunt è una satira di livello non eccelso, mentre Antebellum si prende sul serio ed è chiaramente un progetto abbastanza ambizioso. In The Hunt i personaggi sono quasi tutti ugualmente deplorevoli; Antebellum distingue nettamente tra i sadici persecutori e le loro vittime incolpevoli se non virtuose. Ed è anche per questo che da Antebellum non impariamo nulla, mentre The Hunt ci consegna alla fine una morale modesta ma non del tutto scontata.
Per il resto, bisogna dire che Antebellum fa del suo meglio per darsi la classica zappa sui piedi. I personaggi, oltre a essere privi di sfumature, sono quasi tutti assai poco simpatici, “buoni” compresi; in particolare non sono riuscito a comprendere l’accanimento degli autori nel rendere odioso il personaggio di Dawn, una delle amiche di Veronica. La stessa Veronica sembra col suo gergo postmodernista la caricatura di un’intellettuale progressista – anche se nessun intellettuale, spero, attribuirebbe come fa lei la frase “L’unica cosa che abbiamo da perdere sono le nostre catene” a una certa Assata Shakur – che l’avrà detto sicuramente, non ne dubito, ma era stata preceduta da qualcuno un po’ più importante.
Il film contiene poi quelle che avrebbero dovuto essere due sorprese importanti. Se la prima viene presentata in modo efficace – almeno per lo spettatore che non sappia nulla del film e non abbbia visto neppure un trailer – la seconda sorpresa, che arriva a negare l’aspettativa che almeno una parte del pubblico si sarà formata dopo il primo colpo di scena, viene invece assurdamente spezzettata, cosicché la rivelazione finale ne risulta gravemente depotenziata; “Ah, ecco”, dice lo spettatore tra sé, per nulla stupito. Eppure nulla nella trama imporrebbe una soluzione narrativa tanto maldestra.
Concludo con una nota positiva: la fuga di Veronica è davvero emozionante. Ma questo, ahimè, è tutto.

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