The Hunt

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The Hunt

Dodici sconosciuti si risvegliano in una radura, ma non sanno come e perché si trovano in questo luogo. Solo con il trascorrere delle ore, si rendono conto di essere stati scelti come bersagli di caccia da un gruppo di persone che gode di speciali privilegi. Fra le prede, però, c'è Crystal, una donna che conosce bene le regole di questo assurdo gioco.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: The Hunt
Attori principali: Betty Gilpin, Hilary Swank, Ethan Suplee, Teri Wyble, Ike Barinholtz, Wayne Duvall, Emma Roberts, Christopher Berry, Sturgill Simpson, Kate Nowlin, Amy Madigan, Reed Birney, Glenn Howerton, Steve Coulter, Dean J. West, Vince Pisani, Steve Mokate, Sylvia Grace Crim, Jason Kirkpatrick, Macon Blair, J.C. MacKenzie, Tadasay Young, Hannah Alline, Jim Klock, Usman Ally, Ned Yousef, Iyad Hajjaj, Justin Hartley, Hans Marrero, Charli Slaughter, Lucas Eagans, Adoria K Lewis, Lucy Golden, Juan Gaspard, Giovanni Cohea, Troy Roker, Jeff Brockton, Yosef Kasnetzkov, Mikel Albagdadi, Tirol Palmer, Alexander Babara, Ariel Eliaz, Walker Babington, Martin Harris, Mostra tutti

Regia: Craig Zobel
Sceneggiatura/Autore: Nick Cuse, Damon Lindelof
Colonna sonora: Nathan Barr
Fotografia: Darran Tiernan
Costumi: David Tabbert, Suzanne M.B. Chambliss
Produttore: Jason Blum, Nick Cuse, Craig Zobel, Damon Lindelof, Steven R. Molen, Couper Samuelson, Jeanette Volturno
Produzione: Usa
Genere: Azione, Thriller, Horror
Durata: 90 minuti

Dove vedere in streaming The Hunt

Caccia all’uomo / 14 Aprile 2021 in The Hunt

Bella sorpresa questo mix tra splatter e commedia.
Dodici sconosciuti si risvegliano all’interno di una tenuta con un morso alla bocca bloccato da un lucchetto; in mezzo alla tenuta trovano una cassa che uno di loro apre scoprendo al loro interno delle armi. La caccia è aperta.
All’inizio non affezionatevi troppo ai personaggi perchè appena ci si sofferma su qualcuno questo/a fa una brutta fine; il film è carino con qualche battuta qua e là e sana satira politica. Ad un certo punto ci si sofferma su Crystal (Betty Gilpin) che inizialmente si era tenuta in disparte ma pian piano si erge come protagonista trasformandosi da preda a predatrice.
Qualche sottinteso politico (l’elite che caccia per sport anche se in questo caso esseri umani; ma anche il riferimento agli spregevoli come Hilary Clinton verso i Trumpiani), un buon ritmo e un film di sano intrattenimento.
Nel resto del cast da citare Hilary Swank nei panni di Athena, Emma Roberts è la ragazza in Yoga Pants (viene chiamata proprio così, in effetti l’apparizione non dura così tanto da saperne il nome).

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Chi è la lepre? Una spiegazione del finale / 27 Febbraio 2021 in The Hunt

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

The Hunt si inserisce appieno nel solco del cinema horror politico americano che, ultimamente, ha trovato una certa risonanza internazionale con i film di Jordan Peele, il ciclo de La notte del giudizio e il più recente Antebellum di Gerard Bush e Christopher Renz.
In questo caso, il film di Craig Zobel (regista che scopro di conoscere solo per via di un episodio della prima stagione di Westworld) è una satira nera e cattiva della società statunitense contemporanea.
Il risultato, che ho apprezzato molto, è una commedia nera dai toni gore che condanna la cecità e l’ipocrisia diffuse negli Stati Uniti (ma che, per alcuni versi, è possibile estendere abbastanza comodamente al resto del mondo).
Non mi stupisce che a firmare una storia così caustica ci sia (in coppia con Nick Cuse) Damon Lindelof, creatore di serie come Watchmen e Leftovers, fastidiose, scomode e, a loro modo, rivelatrici.

Semplificando molto, nel film, si contrappongono le fazioni politiche repubblicana e democratica.
Nella prima, ci sono persone di varia estrazione sociale e formazione culturale: nel gruppo, convergono anche amanti delle armi e complottisti. L’altra è formata dai rappresentanti di una élite privilegiata che, dall’alto dei propri sostanziosi conti in banca, si prefiggono di raddrizzare le sorti del mondo. A grandi linee, sono salutisti sensibili al riscaldamento globale che si commuovono per le sorti di un maialino (nella pratica, poi, non esitano a usare jet privati, per i loro spostamenti a sfondo “ludico” e non provano alcuna compassione o empatia reale per poveri, rifugiati e migranti economici).

In The Hunt, sono disseminati tanti piccoli dettagli (e chissà quanti non ne ho colto, specifici degli Stati Uniti!) che fanno riferimento alle gigantesche contraddizioni della società contemporanea.
Su tutte, c’è il dualismo bene/male che alberga in ciascuna “fazione”. Il motto diffuso è: Io sono “nel giusto”, è evidente che sono “gli altri” a essere “sbagliati”. Nel film, i personaggi hanno la possibilità di esaudire un desiderio, a volte espresso (sui social), immagino spesso taciuto: punire con la morte chi non condivide le proprie posizioni e si trova dal “lato sbagliato” del guado.

Trovo che The Hunt abbia perfino un che di profetico. Il film è uscito nei cinema USA nel marzo 2020 (in Italia, è stato distribuito solo sulle piattaforme digitali, a causa delle restrizioni sanitarie legate al COVID-19). Eppure, la lepre che non si rassegna a perdere la gara sembra pari pari (mattanza delle tartarughe a parte) Trump che (a novembre 2020) non si rassegna di aver perso le elezioni presidenziali, con tutti gli strascichi noti (assalto a Capitol Hill compreso). La lepre vince sempre, usando qualsiasi mezzo.
Trump non è tornato sulla poltrona presidenziale, ma ha inoculato un germe particolare, nell’animo degli statunitensi, contribuendo alla deriva del pensiero diffuso, anche al di là dei confini statunitensi.

Ma, nel film, chi è la lepre? Crystal (una tostissima Betty Gilpin) o i “cacciatori” capitanati da Athena (bentornata, Hillary Swank)?
Personalmente, penso che sia complicato stabilirlo in maniera univoca e il film precipita (correttamente) nel dubbio lo spettatore.
L’ambiguità viene rafforzata (e, forse, paradossalmente, svelata!) da un dettaglio che ho trovato molto divertente (e terribile, allo stesso tempo).
Il fattore discriminante nella scelta delle prede è rappresentato dalle caratteristiche dell’attività social delle persone. Con tutte le fake news che circolano, i “cacciatori” sembrano fidarsi solo di ciò che viene pubblicato sul web, senza fare particolari verifiche attraverso altre fonti. Per questo, sembra che abbiano sbagliato uno dei loro obiettivi. Crystal suggerisce che lei sia stata scelta a causa di uno scambio di persona. Ma, nel suo caso, l’errore è doppio. Non solo potrebbe non essere la persona “incriminata” (e, secondo me, non è la Crystal “giusta”), ma, soprattutto, è un individuo super preparato a sopravvivere nelle condizioni più difficili. Quindi, per quel che riguarda “la caccia”, è la persona doppiamente sbagliata. Insomma, Crystal sembra essere la dimostrazione vivente che una cosa non è tale, solo perché così è scritto sul web.

Infine, ultima nota di colore: mi ha divertito anche la trovata per cui, in particolare nella prima parte del film, non sia facile capire quale sarà il personaggio che porterà avanti il racconto. I personaggi su cui la macchina da presa si concentra temporaneamente muoiono tutti! Insomma, nella trama (come nella vita) nessuno è tanto indispensabile quanto crede di essere. Facciamocene una ragione.

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Rossi e Blu / 3 Gennaio 2021 in The Hunt

Una black comedy che porta alle estreme conseguenze la polarizzazione politica tra Repubblicani e Democratici in America, The Hunt ritrae i due campi contrapposti ricorrendo ai facili stereotipi dei bifolchi complottisti e razzisti contro i cosmopoliti fatui e ossessionati dal politicamente corretto, senza aggiungere nulla che possa rendere più interessanti i vari personaggi, ridotti quasi tutti a macchiette intercambiabili. Le motivazioni che danno origine alla Caccia risultano poi troppo tenui anche per un film satirico come questo.

L’azione risulta solo moderatamente divertente; ciò che salva seppur di poco il film è invece l’interpretazione di Betty Gilpin, che infonde vita all’unico personaggio memorabile, e il finale soddisfacente, in cui l’identità di chi sopravvive fino alla fine indica che non tutto in America si riduce a Rossi e Blu.

Da ricordare come il film sia stato oggetto di una polemica da parte dell’allora presidente Trump e di alcuni commentatori conservatori, che l’hanno assurdamente denunciato come un invito al massacro degli Americani di destra. Forse tutto sommato i due campi non sono ugualmente deplorevoli – almeno per quello che riguarda la capacità di interpretare un film.

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“bang bang , he shot me down,bang bang…” / 22 Giugno 2020 in The Hunt

Godibilissimo film che mischia un pò gli ingredienti di un episodio di Black Mirror (trama) e Kill Bill (protagonista).
Siamo in un futuro non troppo lontano , 12 disperati si ritrovano a fare da preda per non-si-sa quale motivo e devono cercare di cavarsela…il core sostanzialmente è questo, giusto per non rivelare troppo.
Attori tutti bravi e azzeccati, in particolare la protagonista – a me sconosciuta – che ricorda in molti aspetti una novella Beatrix Kiddo.
Regia sapiente e a volte spiazzante (specialmente all’inizio).
Personalmente mi sono divertito…e ho rivisto una Hillary Swank in formissima, che ultimamente mi era un pò uscita dai radar.

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