Recensione su Il bambino con il pigiama a righe

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24 Dicembre 2012

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Comunque, c’è Vera (Figa) Farmiga – ormai ho tutta una serie di attrici vecchiotte che mi yummano proprio – e tanto basterebbe. La storia, uff, la sapevo già quasi tutta prima del film, il bambino che è figlio di un comandante di campo di concentramento (questi piacevoli senza dubbio personaggi), e ci vive di fianco ma non si rende mica conto, crede che quella sia una fattoria. E conosce un bambino ebreo attraverso il filo spinato e ci diventa amico ecc. Allora, a parte che questo bambino ebreo lì dentro sembra fare sempre un po’ quel che ca**o gli pare, e ora io non so, ma se avessi un campo di concentramento nazista, ecco, vedi come te lo faccio filare. Per cui è un po’ inverosimile. E poi il protagonista, col suo testolino pettinato da Hail Hitler, se lo perdono sempre tutti (ma Vera, che fa la mamma, la perdono di default). Comunque, diventano amici, i cazzi e i mazzi, la sorella bionda di 12 anni è nazistissima inquietorama, il papà fa il suo lavoro ecc. Quel che in effetti non mi aspettavo, e qui ve lo spoilero tantissimo per cui occhio, è che alla fine il non ebreo fa un bel buco per passare sotto il filo spinato, si mette un altrettanto bel pigiama a strisce anche lui e aiuta l’ebreo a cercare papà. E cerca che ti ricerca, e chissà dove sarà finito. E finiscono entrambi nel gruppone di detenuti. E li portano alle doccie. Sìssì, è solo una doccia. E ciao.
Hai capito, mi hanno gasato il bimbetto!!!
O_o
Stai male! Non l’avrei mai detto!
Non vi dico a questo punto già quanto è disperata Vera Farmiga. É uno scandalo. Far disperare così Vera Farmiga. Tzè.

3 commenti

  1. scimmiadigiada / 19 Novembre 2014

    la tua è l’unica recensione degna di nota. avevo già visto il film ma ti avrei perdonato pure la spoilerata finale 😀

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