Nel paese delle creature selvagge

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Nel paese delle creature selvagge

Ispirato all'omonimo libro illustrato di Max Sendack. Max è un bambino vivace con una fantasia altrettanto irrequieta. Una sera, messo in punizione dalla mamma, fugge di casa e inizia una pericolosa ma emozionante avventura in un mondo popolato da curiose creature.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: Where the Wild Things Are
Attori principali: Max Records, Catherine Keener, James Gandolfini, Lauren Ambrose, Catherine O'Hara, Forest Whitaker, Chris Cooper, Paul Dano, Spike Jonze, Pepita Emmerichs, Mark Ruffalo, Max Pfeifer, Madeleine Greaves, Joshua Jay, Ryan Corr, Steve Mouzakis, Michael Berry Jr., Vincent Crowley, Sonny Gerasimowicz, Nick Farnell, Sam Longley, Angus Sampson, Mark McCracken, John Leary, Alice Parkinson, Garon Michael, James Epinfaniou, Joshua Evans, Tess Grimshaw Lloyd, Lucas Haynes, Nathan Veal, Skyler Brigmann, Kalia Prescott, Mostra tutti

Regia: Spike Jonze
Sceneggiatura/Autore: Spike Jonze, Dave Eggers
Colonna sonora: Carter Burwell, Karen O
Fotografia: Lance Acord
Costumi: Casey Storm
Produttore: Tom Hanks, Vincent Landay, John B. Carls, Maurice Sendak, Gary Goetzman, Thomas Tull, Bruce Berman, Jon Jashni, Scott Mednick
Produzione: Usa
Genere: Drammatico, Azione, Fantasy, Famiglia
Durata: 101 minuti

Dove vedere in streaming Nel paese delle creature selvagge

il Jonze più tenero / 23 Gennaio 2014 in Nel paese delle creature selvagge

presenta sicuramente i tratti tipici del cinema di Spike Jonze, come il surrealismo a tratti nostalgico e quella malinconia di fondo che può anche sfociare nell’apatia e nell’alienazione. è un film con poche pretese a livello narrativo, basato sull’omonimo racconto illustrato per ragazzi di Maurice Sendak del ’63. tecnicamente ha diversi punti di forza, come la realizzazione grafica delle creature sull’isola e la fotografia, a tratti evocativa, onirica. bizzarrie e stravaganze il film ne è pieno, è pervaso da un senso di libertà infantile, che è il leit motiv dell’intero film, con la finale realizzazione del ragazzino protagonista, tra l’altro niente male nella recitazione. un po’ lento lo scorrere per finire con la conclusione strappalacrime e commovente. probabilmente l’intera storia è un omaggio di Jonze alla sua infanzia.

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29 Gennaio 2013 in Nel paese delle creature selvagge

Un piccolo capolavoro dolce. Mi sono perfino emozionata nel finale. I mostri sono perfetti, tecnicamente e caratterialmente, di un tenerezza malinconica. Max aka Max, il bambino, ha delle espressioni davvero interessanti, è bravo. Inutile dire che anche il resto è perfetto: il libro non l’ho letto, ma mi pare che la storia regga moto bene ( metafore su metafore, davvero ben costruite e pure momenti divertenti. I gufi!), la regia e la fotografia ( i tramonti su cui si stagliano le sagome di mostri e bambino, oddio *__* ) e come non citare la colonna sonora di Karen O. Karen! Stupenda! Stupendo!

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25 Dicembre 2012 in Nel paese delle creature selvagge

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Solo dopo ho capito che il regista, dall’eufonico nome Spike Jonze, ah, pure marito di Sofia Coppola, tra l’altro, era lo stesso di Essere John Malkovich e del Ladro di orchidee (il secondo a me non era piaciuto, non tiriamo troppo la corda su).
Comunque, semplice semplice, con una dannata camera sempre a spalla o in movimento o quel che è, che dalla prima fila era davvero indigeribile; è la storia di questo bambino (‘bastanza testa di cazzo, grazie, ma come sono in effetti i bambini) che litiga con la mamma e scappa di casa, prende una barchetta e salpa.
E niente, come non è o come è, arriva in questa terra dove dei mostri non veramente a dieta ma simpatici non lo sbranano subito, anzi lo proclamano re perché li renda felici. Ma alla fine tutto torna a fare patatrac, anche lì. Laddove la morale, manco schifosa in fondo, è che tu hai poco da scappare, tanto ovunque vai le relazioni tra persone possono dare tanta felicità quanta infelicità e problemi. Per cui tanto vale tornarsene a casa e affrontare ognuno i propri. Mostri, problemi o quel che è.
Il tutto messo in scena con alterne fortune, anche se il paese e le creature selvagge aiutano molto a far impennare la fantasia di qua e di là.

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13 Ottobre 2012 in Nel paese delle creature selvagge

Max è un bambino molto emotivo, in lui ogni azione scaturisce un sentimento anche,spesso, eccessivo.
La sua rabbia così come la sua paura vengono sfogate con istinti “selvaggi”: i morsi come la fuga.
Il suo è un tentativo di farsi valere, far valere la propria presenza attraverso la sofferenza data dalla sua stessa assenza.
Nel paese delle creature selvagge trova la sua realtà, quella in cui riesce a scatenare tutta la rabbia senza sentirsi fuori luogo e senza ferire chi ha attorno.
Non è però tutto perfetto, dove la solitudine e la tristezza prendono luogo anche ciò che costituisce la normalità può essere fonte di disagio e di “cattiva sorte”.
Il film è particolarmente significativo, i sentimenti di queste creature sono puri proprio come quelli di un bambino e vengono riportati egregiamente.
Quelle che ho preferito sono state le scene finali, soprattutto l’espressività della madre di Max che lascia intendere “il lieto fine”.
Purtroppo scorre lentamente ed il voto non può essere più di 6

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14 Settembre 2012 in Nel paese delle creature selvagge

Una favoletta carina con alti e bassi, certe volte un po’ lenta ma alla fine regge il colpo. La scoperta di un mondo dove i mostri sono alla fine simili agli uomini, con sentimenti e debolezze.
“Ti mangerei per quanto ti amo…”

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