2 Novembre 2020
Lost in Translation 13 anni dopo.
Siamo a New York e i nostri protagonisti non sono due sconosciuti. Il rapporto è quello tra un padre playboy e sua figlia, una scrittrice in crisi con il lavoro e apparentemente anche con il suo matrimonio.
La costruzione narrativa rende il paragone con il capolavoro della Coppola inevitabile. Ricorda alcune opere di Woody Allen senza quel pizzico alleniano che contraddistingue i suoi film.
Mi aspettavo qualcosa in più.
Recensione da Oscar (2)
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.