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On the Rocks

/ 20206.136 voti

2 Novembre 2020 in On the Rocks

Lost in Translation 13 anni dopo.
Siamo a New York e i nostri protagonisti non sono due sconosciuti. Il rapporto è quello tra un padre playboy e sua figlia, una scrittrice in crisi con il lavoro e apparentemente anche con il suo matrimonio.
La costruzione narrativa rende il paragone con il capolavoro della Coppola inevitabile. Ricorda alcune opere di Woody Allen senza quel pizzico alleniano che contraddistingue i suoi film.
Mi aspettavo qualcosa in più.

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Gazosa comedy / 27 Ottobre 2020 in On the Rocks

La commedia On the Rocks ha segnato il ritorno sullo schermo della coppia artistica Sofia Coppola-Bill Murray, a 5 anni dallo speciale natalizio Netflix A Very Murray Christmas (2015).

Per questo film, distribuito limitatamente nelle sale di qualche Paese e circolato a un paio di festival cinematografici, prima di approdare su AppleTv+, la Coppola ha optato per una storia molto newyorkese, molto upper east side, parente stretta -ça va sans dire- del Woody Allen più aperitiviere, tanto da ricordare lontanamente i maneggi “intriganti” (oh oh oh) di Misterioso omicidio a Manhattan. E, per la prima volta dacché è regista cinematografica, escludendo la sceneggiatura dell’episodio La vita senza Zoe del film New York Stories (1989), co-diretto dal padre con Scorsese e Allen, la Coppola omaggia apertamente la propria città.
Il ritratto (affettuoso, irreale e irraggiungibile) che ne emerge è quello di una metropoli cosmopolita pre-pandemia da COVID-19 (sob!), senza traffico, pulita ed elegante, piena di gente simpatica, a misura di pedone, con parcheggi sotto casa, in cui, incredibilmente, sembra non esistere più l’indispensabile metropolitana, perché -figuriamoci- che bisogno c’è di scendere nel sottosuolo, se hai a disposizione una limo con autista (che non merita mai neppure un’inquadratura frontale)?

Il duo Rashida Jones-Bill Murray funziona molto bene, secondo me. In particolare, il buon vecchio Bill veste il ruolo del playboy Felix come un guanto confezionato su misura. In un ruolo in cui avrei visto bene anche Kristen Wiig, la Jones gestisce gradevolmente il gioco, mostrando la giusta dose di amore e insofferenza della sua Laura per un padre incorreggibile.
Con tutte le contraddizioni attribuite al personaggio, Felix è uno stereotipo su due gambe, ma il suo savoir vivre mi è piaciuto: l’idea che sappia tutto e di tutti, non solo a New York, e che, per questo, sappia e possa cavarsela sempre, mi affascina, perché è un dettaglio che ha il sapore delle vecchie commedie americane, le champagne comedies amate da Woody Allen (aridaje…), qui declinate dalla Coppola con minor brio ed effervescenza di un film di Cukor, certo, non si parlano neppure. Una gazosa comedy, oso dire.

Insomma, On the Rocks non sarà un film epifanico, per molti motivi sa di già visto e contiene un sacco di situazioni improbabili, di quelle che fanno alzare gli occhi al cielo per il loro tasso elevato di: “Ssséééé…”.
Eppure, mi ha fatto trascorrere un momento tranquillo sul divano, facendomi rilassare e sorridere.

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