Recensione su Ride your wave

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Love story che si lascia guardare. In a nutshell: “(too) soft” / 9 Luglio 2020 in Ride your wave

L’animazione è piacevole e scorrevole. Nonostante questo paga un po’ lo scotto del genere Romance che negli ultimi anni ci ha abituato a capolavori quali “Your Name” (2016), “The Shape of Vocice/A silente Voice” (2016) o “I Want to Eat Your Pancreas” (2018) e, rispetto ai quali sembra essere decisamente sottotono.

In termini di affinità tematica – specialmente per una sorta di centralità dell’elemento acqua – non sarebbe sbagliato cercare un confronto diretto con “Weathering With You” (La ragazza del tempo): confronto che personalmente vede “Ride Your Wave” non al livello della coeva (2019) produzione, specialmente per una minor profondità emotiva.

Ho apprezzato l’inquadratura di alcune scene e il charter design, mentre la coloring, molto satura, era per i miei gusti talvolta troppo stucchevole (ambientazioni e “vibe” rimandano un poco alla serie comedy anime “Grand Blue”).

Voto: 7 su 10

6 commenti

  1. Stefania / 9 Luglio 2020

    Ti dirò: la trama non mi attira e il trailer non mi entusiasma molto, proprio per via del tema ultra romantico. Sono prevenuta (positivamente) con Yuasa, da lui mi aspetto sempre invenzioni narrative e visive che alzano l’asticella del “maccosa”. Qui, sulla carta, per quanto “fantastica” sia la situazione, non mi pare sia esattamente pane per lui. E mi inquietano anche questi colori così sgargianti, pensa. Non mi resta che guardarlo e togliermi ogni dubbio 😉
    P.s.: your name. mi è piaciuto, anche se non in toto, ma, insieme a Il giardino delle parole, è il film di Shinkai che mi è piaciuto di più. La forma della voce mi ha annoiato terribilmente. Invece, di Vorrei mangiare il tuo pancreas ho perfino il dvd, ma non l’ho ancora visto! Weathering With You, acc!, è in lista.

    • Emanuele T. / 9 Luglio 2020

      “Il giardino delle parole ”, per quanto corto, è eccezionale (per me molto più di “5cm al secondo” o “Favlours of Youth” che in termini di durata storie – se prese singolarmente – si avvicinano comunque ai tre quarti d’ora del giardino). Tra gli altri sopracitati, “I Want to Eat Your Pancreas” è proprio quello che più mi ha colpito (ne discuteremo quando avrai occasione di guardalo magari). Va tenuto conto che Your Name in termini di produzione è superlativo a 360°, e merita l’eco che ha avuto (certo che il “mito” orientale del filo rosso del destino si presta proprio bene alla narrazione, basti pensare Dolls di Kitano… un film che in quanto a “coloring” la sa lunghissima e, se non sbaglio, editato da Kitano stesso).

  2. Stefania / 2 Ottobre 2020

    Ciao! Nel frattempo, ho visto sia Voglio mangiare il tuo pancreas che Ride Your Wave. Il primo non mi è piaciuto molto (colpa di Sakura, per cui non ho sviluppato grande simpatia, nonostante tutto), anche se mi ha colpito (positivamente) il modo in cui viene affrontato il tema della malattia e della morte. A sorpresa, Ride Your Wave mi è piaciuto (con qualche riserva)!

    • Emanuele T. / 5 Ottobre 2020

      Mi fa comunque piacere che salvi qualcosa del primo titolo. Onestamente, Ride Your Wave non mi ha soddisfatto la storia, mentre ricordo di aver apprezzato la regia. Comunque se hai voglia di una mini-serie anime molto interessante ti consiglio vivamente – nel caso tu non l’abbia ancora vista – FLCL (fantasy love story di 6 ep.): disegni strepitosi, tema singolare (imo) trattato in maniera molto creativa 😉

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