Recensione su Le streghe son tornate

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Tremate, le streghe son tornate. / 12 Settembre 2014 in Le streghe son tornate

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Ho trovato la prima parte del film divertentissima, dissacrante e rocambolesca: mi aspettavo che queste caratteristiche sarebbero state distribuite con ritmo costante su tutto il film, ma, dalla metà della pellicola in poi, l’adrenalina va e viene in maniera altalenante, riducendosi ad “episodi” ispirati (es. -tra i tanti- il figlio maschio recluso nelle segrete) alternati ad altri meno incisivi (es. la sequenza dedicata alla Madre non mi è affatto piaciuta e, poi, che fine fa?). Si tratta di un difetto di de la Iglesia che ho già riscontrato in Crimen perfetto e Balada triste e, purtroppo, vedo che gli anni non ne evitano la riproposizione.

La premessa del film, il conflitto tra maschi e femmine, con tutti i luoghi comuni del caso, compreso il fatto che le donne siano considerate “streghe” è sicuramente l’elemento più interessante del progetto e l’ironia del film di de La Iglesia cancella qualsiasi ipotesi di misoginia, poiché gli uomini, qui, non fanno affatto una bella figura.

Nel cast, oltre ad un’ispirata Carmen Maura, compaiono diversi “amici” del regista, da Carolina Bang a Manuel Tallafé, fino a Enrique Villén: fantastico il cameo di Carlos Areces en travesti, nei panni della “zia” Conchi.

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