Recensione su Full Metal Jacket

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Non ci sono vie di mezzo, quindi la faccio io / 23 Giugno 2013 in Full Metal Jacket

Vedo voti che vanno, senza intermediari, dal 9 o addirittura dal 10 al 3, nonostante la maggior parte sia comunque positiva.
Non sono concorde: non vedo né un capolavoro né uno sfacelo totale, solo un film discreto e abbastanza sopravvalutato.
L’unica cosa che davvero mi è rimasta impressa è la faccia del “soldato Palla di Lardo”, prima, durante e dopo la trasformazione fino ad arrivare alla pazzia: ottimo attore, impressionante! *devo però ammettere di aver esultato al pestaggio del “ciotto stordito”… mea culpa*
Per il resto… sceneggiatura divertente perché volgarotta, ma sostanzialmente vuota nella prima parte, e completamente contraddittoria nella seconda: chi parte col dare l’impressione del soldato “nato per uccidere”, o semplicemente di quello che si diverte a trapassare uomini, donne, bambini e anziani per puro divertimento e con una faccia che riesce perfettamente ad esprimere godimento nell’azione, si rivela poi fedele alla squadra e leale con i compagni fino alla fine, rischiando la propria vita senza indugiare; chi invece parte come Joker, incapace di concepire la strage che i compagni fanno senza troppe preoccupazioni, finisce per diventare “quello che per primo nel suo palazzo voleva uccidere qualcuno”.
Qual è il senso? La guerra trasforma e niente di quello che sembra realmente è?
BHO. Beati voi che siete riusciti ad amare questo film troppo o troppo poco: a me non ha fatto effetto.

7 commenti

  1. alevenstre / 23 Giugno 2013

    “sceneggiatura divertente perché volgarotta, ma sostanzialmente vuota nella prima parte, e completamente contraddittoria nella seconda”

    Non credo di aver capito signore.
    Ma credo anche che l’umorismo volgare che utilizza il regista sia il mezzo per arrivare a diffamare i conflitti, rendendoli surreali e contradditori.

    • alex10 / 18 Luglio 2013

      è un film incredibile che tratta la guerra più sotto l’aspetto psicologico…
      ma non è come il cacciatore per esempio…qui è diverso
      è un film che parla del fanatismo militare…come dicevo qualcuno è un po’ satira…
      la prima parte…
      mentre la seconda ci schiaffa in faccia l’orrore della guerra…
      è un film molto molto psicologico…
      secondo me funziona alla grande
      la sceneggiatura è perfetta !!!! perfetta !!!! riesce a colpire…le altre sceneggiature sui film di guerra sono diverse…ma sono niente in confronto a questa…
      non bisogna farsi persuadere…questo è sicuramente un grande film
      quelle parole non sono messe lì per puro caso…
      kubrik non era il tipo da fare questo…

      • alevenstre / 18 Luglio 2013

        D’accordissimo!! @alex10
        Però visto che hai tirato in ballo il cacciatore volevo farti notare che entrambi i film mettono in evidenza il cambiamento che subiscono le persone per effetto della guerra. Qui addirittura Kubrick lo rimarca anche fisicamente oltre che psicologicamente (il taglio dei capelli nella scena iniziale è il preambolo al cambiamento che sta per arrivare).

  2. michidark / 23 Giugno 2013

    Vuota nella prima parte? Io credo, invece, sia una delle più grandi opere satiriche sulla follia spaccona, il “machismo” e l’esaltazione da cowboy degli USA verso la guerra in Vietnam. Quella parte è satira pura, estrema, riuscitissima. FMJ è IL film di guerra.

  3. PartoDaOra / 23 Giugno 2013

    @alevenstre e @michidark, credo che ci siano molti altri modi per attaccare la guerra e la violenza che ne scaturisce, evitando questa volgarità tanto ricercata. Certamente Kubrick è riuscito nel suo intento, ha ottenuto dalla sceneggiatura quello che cercava, ma non è quello che cercavo IO nel film.

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