Full Metal Jacket

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Full Metal Jacket

Film tratto dal romanzo 'Nato per uccidere' di Gustav Hasford. Parris Island, Carolina del Sud. Nel campo di addestramento dei Marines, il terribile sergente istruttore Hartman si occupa di preparare diciassette giovani reclute per l'esperienza del Vietnam. Ai giovani coscritti non viene risparmiato niente: prove fisiche massacranti, vessazioni psicologiche, umiliazioni continue; qualcuno ce la farà e si ritroverà ad affrontare la realtà della guerra al fronte, ma per qualcun'altro la pressione diventerà insopportabile...
laschizzacervelli ha scritto questa trama

Titolo Originale: Full Metal Jacket
Attori principali: Matthew Modine, Adam Baldwin, Vincent D'Onofrio, R. Lee Ermey, Dorian Harewood, Arliss Howard, Kevyn Major Howard, Ed O'Ross, John Terry, Bruce Boa, Kieron Jecchinis, Jon Stafford, Tim Colceri, Peter Edmund, Kirk Taylor, Ian Tyler, Gary Landon Mills, Sal Lopez, Papillon Soo, Ngoc Le, Tan Hung Francione, Marcus D'Amico, Costas Dino Chimona, Keith Hodiak, Peter Merrill, Herbert Norville, Leanne Hong, Duc Hu Ta, Nguyen Hue Phong, Gil Kopel, Philip Bailey, Robert E. Hartenberger, Steve Hudson, John Curtis, Del Anderson, Chris Maybach, Gary Smith, Michael Anthony Williams, John Wilson, Kevin Albridge, Martin Adams, Louis Barlotti, John Beddows, Patrick Benn, Steve Boucher, Adrian Bush, Gary Cheeseman, Tony Carey, Wayne Clark, Chris Cornibert, Danny Cornibert, John Davis, Harry Davies, Gordon Duncan, Phil Elmer, Colin Elvis, Hadrian Follett, Sean Frank, Vivian Kubrick, Stanley Kubrick, David Palffy, John Ward, David George, Mostra tutti

Regia: Stanley Kubrick
Sceneggiatura/Autore: Stanley Kubrick, Gustav Hasford, Michael Herr
Colonna sonora: Vivian Kubrick
Fotografia: Douglas Milsome
Costumi: Keith Denny
Produttore: Stanley Kubrick, Jan Harlan
Produzione: Gran Bretagna, Usa
Genere: Drammatico, Guerra
Durata: 117 minuti

Dove vedere in streaming Full Metal Jacket

Full metal jacket / 5 Settembre 2017 in Full Metal Jacket

“Full metal jacket”, sono queste le ultime parole uscite dalle labbra di “Palla di Lardo” prima dello sguardo penetrante e metafisico che dimostra quanto l’esasperazione data da quelle condizioni cambino un uomo.
Ennesimo capolavoro di Kubrick che a modo suo ci racconta la guerra del Vietnam.
Ma come al solito emerge il lato umanitario del regista, che ci mostra quanto la vera guerra sia a livello umanitario e interiore, causando mutazioni, sopratutto a livello di mentalità e approccio con la vita da parte dei soldati.
8 maestro.

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Tra le rovine di Hué / 4 Agosto 2017 in Full Metal Jacket

Certi grandi classici chiedono solo di essere rivisti, di tanto in tanto. Quello che secondo me è il miglior film sul Vietnam di sempre (io lo trovo superiore a Apocalypse Now) è sezionabile chirurgicamente in due parti ben distinte, di cui la memoria collettiva ha dimostrato forse maggior affezione verso la prima, ovvero la terribile formazione di un Marine sotto il famigerato Sergente Maggiore Hartman; lo sguardo “finale” di Vincent D’Onofrio alias Palla di Lardo, così iperreale ma così penetrante, è giustamente un’icona del cinema di Kubrick. Io preferisco comunque di gran lunga la seconda parte, in particolare le stupefacenti scene della caccia al cecchino vietnamita; ottima la fotografia di Douglas Milsome, che nei credit non compare con la consueta dicitura di “direttore della fotografia” ma come lighting cameraman (fu promosso da Kubrick dopo aver fatto la second unit per Alcott in Barry Lyndon), grandiosa la scenografia che propone le rovine di Hué in un panorama suburbano londinese, nei pressi di una centrale del gas, tra macerie, fumo e incandescenze come in un paesaggio post-apocalittico.

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20 Ottobre 2013 in Full Metal Jacket

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

secondo film di Kubrick che ho visto (il primo è stato Arancia Meccanica), secondo film che mi lascia perplessa. Ma andiamo con ordine. La prima parte è bellissima! Mi ci sono infervorata! Certo in alcuni momenti vorresti crepare a terra per le troppe risate (ma vogliamo parlare di “qui vige l’uguaglianza, non conta un ca**o nessuno!”?) ma mi ha fatto riflettere tantissimo e alla fine quando Palla di Lardo uccide il sergente Hartman sono rimasta sconvolta (più per il significato della scena che per l’avvenimento in sè e per sè). Interpretazione di Vincent D’Onofrio MAGISTRALE! Purtroppo la seconda parte (che è anche la più lunga) non è all’altezza della prima, e alla lunga annoia. Anche perchè tutto sommato non mi è sembrata niente di particolare o originale. Nel complesso un film dai temi molto forti che però presenta una caduta di stile dalla prima alla seconda parte, e per di più non mi piace il passaggio di alcune scene troppo nette (un pò come su youtube fanno quei mix della serie “il meglio di”)

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Un classico / 28 Giugno 2013 in Full Metal Jacket

immortale sempre da vedere.

Non ci sono vie di mezzo, quindi la faccio io / 23 Giugno 2013 in Full Metal Jacket

Vedo voti che vanno, senza intermediari, dal 9 o addirittura dal 10 al 3, nonostante la maggior parte sia comunque positiva.
Non sono concorde: non vedo né un capolavoro né uno sfacelo totale, solo un film discreto e abbastanza sopravvalutato.
L’unica cosa che davvero mi è rimasta impressa è la faccia del “soldato Palla di Lardo”, prima, durante e dopo la trasformazione fino ad arrivare alla pazzia: ottimo attore, impressionante! *devo però ammettere di aver esultato al pestaggio del “ciotto stordito”… mea culpa*
Per il resto… sceneggiatura divertente perché volgarotta, ma sostanzialmente vuota nella prima parte, e completamente contraddittoria nella seconda: chi parte col dare l’impressione del soldato “nato per uccidere”, o semplicemente di quello che si diverte a trapassare uomini, donne, bambini e anziani per puro divertimento e con una faccia che riesce perfettamente ad esprimere godimento nell’azione, si rivela poi fedele alla squadra e leale con i compagni fino alla fine, rischiando la propria vita senza indugiare; chi invece parte come Joker, incapace di concepire la strage che i compagni fanno senza troppe preoccupazioni, finisce per diventare “quello che per primo nel suo palazzo voleva uccidere qualcuno”.
Qual è il senso? La guerra trasforma e niente di quello che sembra realmente è?
BHO. Beati voi che siete riusciti ad amare questo film troppo o troppo poco: a me non ha fatto effetto.

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