Recensione su Il talento di Mr. C

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Cage, nella sua camaleontica livrea di caratterista temerario, mette a nudo il suo animo artistico, e lo fa con un tono sferzante e autoironico / 10 Agosto 2022 in Il talento di Mr. C

Ne Il talento di Mr. C., ultimo lavoro del regista Tom Gormican, la metanarrazione è quasi un pretesto, un sottile escamotage per mettere in risalto le capacità attoriali di uno degli attori più iconici degli anni ’90, ossia Nicolas Cage, che nella seconda parte della sua brillante carriera, ha visto il suo estro mettersi al servizio di pellicole di medio calibro, alcune quasi di stampo amatoriale.
Ovviamente questo ha portato una buona fetta di popolazione ( soprattutto su internet ) a credere che per il buon Cage fosse l’inizio di una parabola discendente, o che addirittura non meritasse il suo posto nell’Olimpo dei grandi attori. Nulla di più sbagliato.
Cage, nella sua camaleontica livrea di caratterista temerario, in grado di affrontare più ruoli, mette a nudo il suo animo artistico, e lo fa con un tono sferzante e autoironico, in grado di catturare lo spettatore, immerso, scena dopo scena, in una febbricitante pantomima.
Il film di Gormican, nella sua messinscena, ci ricorda quanto la carriera dell’attore americano sia stata variegata, passando dal cinema d’essai al blockbuster più puro, e in alcuni passaggi è quasi tangibile la volontà di far riaffiorare alla mente, come un memento, le migliori interpretazioni del suddetto, anche se non c’è alcun bisogno di scavare nel passato per trovarle. Esempi in tal senso sono le prove offerte in pellicole come Mandy, o nel più recente Pig – il piano di Rob.
In generale, una piccola carrellata sulla vita e la storia dell’attore Nicolas Cage, camuffata da commedia ironica, e il risultato è più che valido.

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