Recensione su Top Gun: Maverick

Premessa: il film cult Top Gun a me non e’ mai piaciuto, a parte la puzza di americanismo che trasuda da ogni poro trovo che sia un film abbastanza scadente dal punto di vista registico(Tony Scott, pace all’anima sua, non possedeva per me il talento del fratello Ridley, della sua filmografia salvo giusto due film, “Miriam si sveglia a mezzanotte” e il tanto bistrattato “Revenge”).
Questo sequel e’ invece un buonissimo film, pur essendo anch’esso pieno di retorica su quanto siano meravigliosmente cazzuti i born in the Usa(per citare Bruce Springsteen) e pur avendo una sceneggiatura per me prevedibile(si fa un po’ troppo leva sul compianto e mitico Goose e sul difficile rapporto del di lui figliolo con Maverick) oltre a essere pieno di adrenalina e’ soprattutto un film altamente nostalgico, pieno di quelle scene ricordo delle atmosfere anni ’80 che a me sciolgono il cuore(la scena dell’abbraccio tra Tom e Val Kilmer mi ha fatto piangere).
Le scene di volo sono strepitose cosi’ come notevole e’ il fisico di Tom che a sessant’anni ancora mangia in testa ai trentenni.
Tanti difetti ma a me e’ piaciuto.

P.s. La mitica Danger zone?
P.p.s. Pero’ un ricordo anche alla povera Kelly McGillis potevano dedicarglielo.