Recensione su Don't Look Up

/ 20216.8305 voti
Don't Look Up
Regia:

Non ce n’è cometiddi / 27 Dicembre 2021 in Don't Look Up

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Non avevo letto nulla del film. Quello che a prima vista sembra un disaster movie, si trasforma, al primo incontro dei protagonisti con la presidente USA, in un’opera di satira feroce sulla società odierna. Impossibile non vederci il coronavirus o il cambiamento climatico in quella cometa. Dicevo, l’incontro con la presidente: è proprio qui che il film diventa una sorta di Dr. Strangelove dei giorni nostri. Solo che McKay non è Kubrick. Anzi. Del regista di questo Don’t look up non conoscevo nulla, ma mentre l’opera scorreva sullo schermo mi sembrava sempre più un susseguirsi di gag alla Saturday Night Live (dopo i titoli di coda ho scoperto che McKay è stato tra gli autori del SNL, guarda caso). Ho apprezzato l’intento dell’opera, ma qua di brillante non c’è nulla, e la parodia involontaria è dietro l’angolo. Un susseguirsi di umorismo facilone, personaggi costantemente sopra le righe (manco fossero usciti da un cinepanettone) e situazioni sempre al limite tra grottesco e trash puro (la canzone di Ariana Grande e il finale sul pianeta alieno in primis). Insomma, mancava solo la babbiona di “non ce n’è coviddi”. Di Caprio, che solitamente ha fiuto per i buoni film, si presta alla baracconata (ripeto, l’intento era lodevole visti i tempi) e ovviamente giganteggia su un cast svogliatissimo: Meryl Streep fa il Diavolo veste Prada 2 la vendetta senza troppo impegno. Occasione sprecata a dir poco.

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