Recensione su The Last of Us

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Western post-apocalittico / 19 Marzo 2024 in The Last of Us

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Prima stagione
Non ho mai giocato a The Last of Us, perciò, per me, quando mi ci sono avvicinata, questa serie tv era completamente inedita.
Sono d’accordo con il mio compagno di divano: nella struttura narrativa, questa serie HBO non è molto diversa da The Mandalorian (ma la presenza di Pedro Pascal è incidentale, in questo senso). C’è un uomo dalle molte risorse impegnato a portare in salvo un personaggio molto più giovane di lui, dotato di un “potere” inimmaginabile che, se ben usato, potrebbe aiutare molte altre persone. I due si muovono in luoghi inospitali, vivono una sequenza di (dis)avventure, incontrano persone molto diverse fra loro, pochi alleati e tanti nemici.
Al che, io: “Beh, sì, in effetti, anche questo è un western, è un altro modo di mettere in scena l’epica americana. Hai ragione”.
E, ovviamente, è anche lo schema di un videogame.

Detto questo, The Last of Us è l’ennesima rappresentazione di un’apocalisse e dei suoi effetti sulle persone che, fortuna sua, potrebbe continuare a distinguersi dalla massa di prodotti cinetelevisivi analoghi, se manterrà ad alti livelli la descrizione e la messincena dei conflitti morali dei suoi personaggi.
Nell’ultimo episodio della prima stagione, la scelta di Joel (Pascal) è logica (cioè, è perfettamente in linea con la costruzione progressiva del personaggio), ma anche molto inquietante.
Vedremo se il realismo poco accomodante di questo tipo di snodi narrativi verrà tenuto in conto anche nella prossima stagione (spero che la storia non venga prolungata oltre un altro ciclo di episodi).

Non conoscevo Bella Ramsey (non ho visto Game of Thrones, sì sì sì) e, su di lei, sono un po’ combattuta: l’ho apprezzata moltissimo in alcune sequenze (su tutte, quella, nel quinto episodio, in cui scoppia a piangere e sembra davvero sconvolta, mi pare per la prima volta, assistendo all’omicidio-suicidio dei due fratelli di Kansas City), ma, in altri momenti della serie, la sua affettazione (che, poi, è talento, ma i giovani prodigi mi disorientano sempre) non ha attirato le mie simpatie.
Pedro Pascal, ma che gli vuoi dire? Sembra nato per questo tipo di ruolo.

Voto prima stagione: 7 stelline.

2 commenti

  1. rust cohle / 14 Aprile 2024

    Diciamo che non avrebbe molto senso andare oltre una seconda stagione considerando che del gioco esistono solo due capitoli, TLOU e TLOU parte II.
    Al massimo potrebbero dividere il secondo capitolo del gioco in due stagioni considerando la durata di gioco superiore di quest’ultimo capitolo.

    Comunque condivido il tuo timore.

    • Stefania / 15 Aprile 2024

      @rustcohle: spero che la produzione segua il tuo ragionamento 🙂 perché non sarebbe il primo caso in cui un adattamento si discosterebbe dalla matrice originale per tirarla per le lunghe (in molti casi, in modo immotivato) :°°°

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