Interessante serie tv norvegese / 4 Marzo 2022 in Beforeigners

Prima e seconda stagione
Mi sono avvicinata alla serie tv Beforeigners, prodotto BBC, con un po’ di scetticismo: all’epoca, non ne avevo mai sentito parlare, ma avevo visto che, qui su NientePopcorn.it, non aveva una brutta media-voti. Ho scocciato via pm alcuni utenti che l’avevano valutata, per sapere cosa ne pensassero, al di là del voto assegnato, e, ulteriormente solleticata dalle risposte, mi sono lanciata in questa avventura nordica fantastica/fantascientifica.

Dopo i primi episodi, Beforeigners è entrata nelle mie corde e ha iniziato a divertirmi. Ho aspettato con molta curiosità l’arrivo della seconda stagione, distribuita nel dicembre 2021 (in Italia, è arrivata a febbraio 2022, sempre in esclusiva su RaiPlay) e spero che la terza venga arrivi abbastanza presto, perché il mistero dei viaggiatori temporali (e di uno di loro, in particolare!) mi ha acchiappato assai (forse, anche perché, in qualche modo, con le debite differenze, mi ha fatto venire in mente addirittura Leftovers di Lindelof).

In breve, in tutto il mondo, per motivi sconosciuti, approdano nel tempo presente persone appartenenti a epoche storiche diverse e lontane: preistoria, Medioevo, XIX secolo.
Sulla loro condizione di esuli temporali, si basa il gioco di parole del titolo: before (prima) + foreigners (stranieri) = beforeigners (stranieri provenienti dal “prima”, dal passato).
Come accade per i “normali” profughi, i migranti non sono sempre bene accetti dai contemporanei e, a loro volta, non sono sempre ben disposti ad adattarsi alle regole della società contemporanea. Alcuni di loro, nella propria epoca, erano addirittura re, circondati da un’aura di potere terreno e divinità. In questo senso, Beforeigners mi ha ricordato gli American Gods di Neil Gaiman.

L’azione si svolge in Norvegia, a Oslo e dintorni (anche se, nella seconda stagione, una delle location è Londra e le riprese sono state fatte anche in Lituania).
La protagonista è Alfhildr Enginsdottir (Krista Kosonen, attrice finlandese che ha dovuto imparare anche il norvegese antico, per interpretare questo ruolo), una guerriera vichinga e prima poliziotta norvegese ad avere un background multitemporale. Alfhildr è coraggiosa, forte e priva di filtri, è scaltra ma non sa nascondere le proprie pulsioni (soprattutto, quelle alimentari): sa guidare l’automobile e sa usare il computer, ma manca di molte nozioni culturali e sociali, impara strada facendo, anche a fronte di molte spiacevoli discriminazioni.
Alfhildr lavora in coppia con l’agente della polizia di Oslo Lars Haaland (Nicolai Cleve Broch), un uomo con qualche problema di famiglia e una dipendenza da psicofarmaci.

Tra i pregi di questa serie tv, metto al primo posto l’essenzialità: la storia entra subito nel vivo ed è intrigante, zero fronzoli, personaggi ridotti all’osso ma non per questo poco interessanti, durata più che accettabile degli episodi (circa 45 min./cad.) e numero limitato delle puntate (6 a stagione).
Nel complesso, ci sono molte semplificazioni che, a tratti, rasentano il macccosa. Però -ripeto- tutto concorre a rendere la serie un prodotto essenziale ed efficace.

Buona anche la colonna sonora!

Ogni stagione, finora, si è conclusa con un buon cliffhanger e, ora, aspetto molto interessata Beforeigners 3 (di cui, in questo momento, non ci sono ancora notizie).

Voto prima e seconda stagione: 7 stelline.

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