Recensione su Dispatches from Elsewhere

/ 20206.76 voti
serie tvDispatches from Elsewhere
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Serie spiazzante / 10 Agosto 2020 in Dispatches from Elsewhere

Amazon Prime sempre meglio ultimamente.

Già dai primi minuti , la serie mette in chiaro la sua inequivocabile voglia di essere diversa.
C’è tutto : magia, mistero, indagine, amore, fantascienza, un pizzichino di cyber punk mischiato a un retrò anni 50 stile videogiochi Fallout se sapete di cosa parlo.
Non sempre è tutto chiaro e lineare, per usare un eufemismo di dimensioni sahariane…però è tutto talmente “originale” e volutamente spiazzante, che alla fine ogni episodio brilla di luce propria nonostante i tanti piccoli anelli mancanti, che passano davvero in secondo piano.
L’ultimo episodio poi è l’apoteosi di questo voler shockare a tutti i costi lo spettatore, davvero un qualcosa di singolare, che penso non piacerà a tutti ,ma che andrebbe visto.
Poi una serie che vede come protagonisti Sally Field di Mrs Doubtfire e Andre 3000 degli Outkast (HEY YAAAAAAAAAA !!!!…si proprio loro), va vista a prescindere.
A proposito, non lo conoscevo come attore, ma sa davvero il fatto suo. Come tutti gli altri protagonisti.

Una serie non convenzionale che definirei sperimentale… che mi sento di consigliare, che non piacerà a tutti sicuramente e che va vista con una certa…”divina nonchalance”, per apprezzarla a dovere.

3 commenti

  1. Stefania / 10 Agosto 2020

    Io l’ho abbandonata al terzo episodio, perché va bene l’originalità, va bene l’originalità, va bene l’originalità, ma, oltre a mettermi addosso un po’ di tristezza, non capivo dove volesse andare a parare nel complesso e, forse, in questo momento, a film e serie tv chiedo un po’ di compiutezza narrativa. Alla fine della fiera, questa serie chiude (o prova a chiudere) il (suo) cerchio?

    • Insomnium / 10 Agosto 2020

      dipende cosa intendi…il suo messaggio vs il pubblico , lo manda. ma a livello di trama, non chiude una beneamata cippa ( x quello che ho capito io).
      Anzi, se tu ti sei fermata alla terza puntata, quello che hai visto era anche bello lineare , seppur strampalato. Dalla quinta in poi, il delirio aumenta sempre di più fino a esplodere all’ultima.
      ma se cerchi un cerchio (che brutta roba che ho scritto) , che si apre, si chiude e nella circonferenza ti spiega tutti i dettaglini, assolutamente una serie da evitare!
      sia chiaro, io sono come te solitamente…voglio una roba chiara e spiegata (magari difficile, alla Nolan), niente metafore o viaggi onirici e senza senso Lynch-ani.
      Però ho fatto un’eccezione con questa serie, perchè ero veramente rapito da altri aspetti, che mi sono piaciuti enormemente (recitazione, originalità, voglia di cambiamento, location, dialoghi)

      • Stefania / 10 Agosto 2020

        Non cerco dettagli, ma un senso narrativo. Queste persone hanno una vita anonima o irrisolta: trovano uno scopo, attraverso il gioco. Ok. Questo è già chiarissimo nel primo episodio. Ma poi?
        Di base, le cose di questo tipo non mi turbano affatto, ma credo di aver bisogno di ciccia, in questo momento.
        Pensa che io guarderei Dispatches… solo per tutti gli oggetti in scena, per i trucchi e le invenzioni visive (che molto mi ricordano Gondry, Jonze e Kaufman), per gli inserti animati e, figurati, per il modo in cui il logo cambia sfondo in ogni episodio (una volta, sembra inciso nel legno, un’altra in una saponetta, ecc.), però ho anche voglia di sostanza. E, dopo tre episodi, benché il viaggio nel luna park non mi sia dispiaciuto, non capivo/capisco se vale la pena arrivare in fondo.

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