Recensione su Breaking Bad - Reazioni Collaterali

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serie tvBreaking Bad - Reazioni Collaterali
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I’m the series that knocks! / 30 Settembre 2013 in Breaking Bad - Reazioni Collaterali

Molti anni fa, quando terminai di visionare l’ultima stagione di Lost, rimasi quasi oppresso da un tremendo senso di vuoto che portai con me per diverso tempo. Ero sconsolato dal fatto di non riuscire a trovare una serie televisiva che mi permettesse di raggiungere quello stato di appagamento che avevo trovato con la creatura partorita dalla mente di J.J. Abrams. Naturalmente il discorso è da intendere strettamente legato ai miei gusti personali, ma ciò che voglio far capire è che Lost era una serie a cui mi affezionai particolarmente e mi ritrovai quasi morbosamente a cercare qualcosa che potesse ridonarmi quelle emozioni particolari, quella sensazione di aver visionato qualcosa che per un motivo o per un altro mi sarebbe rimasta impressa in testa o, ancora meglio, nel cuore. Breaking Bad è una di quelle serie che risponde pienamente ai miei personali requisiti.
Cos’è Breaking Bad? Questa serie potrebbe definirsi come la metafora di un uomo che va incontro ad un vero e proprio percorso di trasformazione, etica e morale. Breaking Bad basa tutta la sua filosofia sul processo chimico: la struttura narrativa si fonda su un evento che scatena una reazione, che a sua volta ne scatena un’altra, che a sua volta ne scatena un’altra ancora, e così via, inesorabile, fino alla conclusione.
Vince Gilligan per me ha vinto su tutta la linea. Perché è riuscito a raccontare una storia talmente ben strutturata ed elaborata da essere per forza considerata fuori dal comune. Imprevedibile, che tiene costantemente in apprensione lo spettatore. Breaking Bad non è una storia di eroi. Non ci sono buoni e cattivi qui, ci sono solo persone trascinate dal flusso inarrestabile degli eventi. Chi compie un’azione, moralmente giusta o sbagliata che sia, ne paga le conseguenze che ne comporta.
Il cast comprende un insieme di personaggi, sia principali che secondari, che non rimangono ancorati ai loro schemi basilari, bensì si evolvono, si adattano alle situazioni che vivono al momento, le rifiutano o le approvano, per il loro carattere o perché sono costretti da qualcuno o da qualcosa. Bryan Cranston in particolare, fa un grandissimo lavoro con Walter White. Per me un personaggio eccezionale sotto questo punto di vista, perché è in grado di mutare la sua persona in base a ciò che gli succede intorno, ma è anche in grado di innescare lui stesso delle mutazioni nelle persone che lo circondano, diventando forse la più grande chiave narrativa dell’intera storia. E’ infatti questo, come già detto, il senso principale di Breaking Bad: la crescita, il decadimento, la trasformazione. E nelle cinque stagioni che compongono la serie, assisteremo a questo lento ma costante “processo chimico” del protagonista da piccolo uomo comune, chiuso nella sua quotidianità, a persona eccezionale, in grado di smuovere le redini del destino delle persone, di arrivare a vivere situazioni, di compiere azioni di cui prima nemmeno lui stesso si riteneva capace.
Per concludere, considero Breaking Bad la miglior serie degli ultimi anni. La sceneggiatura è un lavoro di grandissima fattura, non scade mai nel banale e si mantiene su alti livelli per tutte e cinque le stagioni. Se mi venisse chiesto quale stagione mi sia piaciuta di meno infatti, non riuscirei a sceglierne una.
Una storia eccellente, un must per gli amanti del genere, un 10 e lode da parte del sottoscritto.
All Hail The King.

9 commenti

  1. Caramel / 30 Settembre 2013

    Te ne darei tre di oscar per questa recensione! È perfetta.

  2. Francesco / 30 Settembre 2013

    Grazie mille…e mi fa piacere che ti sia piaciuta 🙂

  3. paolodelventosoest / 17 Gennaio 2014

    Concordo, certe recensioni accendono proprio la voglia di guardare il film/serieTV in questione

  4. Stefania / 17 Gennaio 2014

    Yeah, bitch! 😉

  5. paolodelventosoest / 17 Gennaio 2014

    Caspita, ma… mi hai dato della zoccola?? O.o

  6. Francesco / 17 Gennaio 2014

    @paolodelventosoest Se la mia recensione scaturisce questo effetto non posso che esserne lieto. Ti ringrazio per l’apprezzamento 🙂

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