Recensione su Star Wars - Il risveglio della Forza

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Che la forza sia con me…. / 12 Aprile 2016 in Star Wars - Il risveglio della Forza

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Eh già, che la forza sia con me perchè durante la visione di questo settimo capitolo della saga più volte è sorta una duplice sensazione. La prima è stata una sensazione di già visto, di deja vu se così volgiamo considerarlo, e la seconda è invece una sensazione di incompletezza mista a fretta. Mi spiego.
Come hanno già rilevato altri utenti, questo settimo capitolo attinge (cioè scopiazza) a piene mani dalla vecchia trilogia, infatti ci sono tanti elementi che la richiamano alla mente, e onestamente non è che mi sia piaciuta molto come scelta. Ne vogliamo parlare? E Parliamone.

Ritorna la Morte Nera, solo che è più grandicella, e mi sembra coretto, d’altronde la tecnologia avanza e quindi anche i prodotti tecnologici si migliorano. Bene, però viene distrutta più o meno esattamente come nella vecchia trilogia, un manipolo di piloti della resistenza entrano miracolosamente in questo pianeta super blindato, attraversano tunnel pericolosissimi e vanno a colpire il nucleo di quest’ arma che guarda caso è sempre violabile e/o vulnerabile, tutto esplode e i buoni vincono. Bello, che novità. Ma sti cattivi non imparano mai dalle sconfitte precedenti? Ma chi è che progetta ste armi?
Secondo punto dolente: il cattivone. Ovvamente è vestito di nero, ci stà, ma perchè la maschera? A che gli serve? Mica è stato mutilato come il nonno che ne aveva bisogno per vivere. E allora? Ma certo, il giovine soffre di complessi di inferiorità oltre che esistenziali ed aspira ad essere forte come il nonno, e in effetti una volta tolta la maschera ed averlo visto in volto….bhe è meglio che la rimetta. Non so voi ma a me la sua espressione non trasmette nulla. Lo stesso Anakin della precedente triogia era già meglio, e poi ovviamente a questo personaggio, che ha il carisma di un sasso, devono far ripercorrere più o meno lo stesso percorso del nonno, e già si intuisce la cosa, ma vedremo, magari mi sbaglio. Però, anche lui è combattuto, porello, anche lui viene addestrato dalla luce, dallo zio in persona, e poi si fa assoldare dal lato oscuro e per finire viene miseramente maltrattato dalla fanciulla che in tre giorni diventa esperta nell’uso della forza e della spada laser, mentre lui che è super addestrato, erede di Darth Vader non riesce nemmeno a leggergli la mente. Per essere il cattivone mi è sembrato un pò moscio e non all’altezza dei predecessori, ma proprio per niente. Cioè, C3PO in confronto è il De Niro dei tempi belli, eppure credo che i soldi per pagare un attore più adatto non manchino da quelle parti.
Poi, siccome è un cattivone che più cattivo non si può, ecco che rivediamo il remake della famosa schena di Darth Vader in cui rivela a Luke di essere suo padre, solo che sta volta il paparino è buono e il figlio è un birbantello che si cerca di riportare a casa. Anche qui ambientazione simile, stessa atmosfera di già visto e di minestra ri-riscaldata, zero novità o spunti nuovi.

Altra cosa che ho evidenziato è la velocità con cui questo film procede. Ad esempio l’evoluzione del personaggio di Rey, una delle poche cose buone del film, è stupefacente. Nel giro di qualche ora si passa da una ragazza che aveva sentito delle leggende strane sui jedi e sulla forza, alle quali non sapeva se credere o meno, ad una quasi Jeda (mi si passi il termine:) che: sa usare la spada laser, convince le guardie a liberarla con giochetti mentali e, come detto, le suona al cattivone superaddestrato.
E dov’è finito l’addestramento che i poveri jedi dovevano fare per imparare a padroneggiare l’uso della forza e che richiedeva sforzo e sacrificio? Ve lo ricordate il povero Luke con Yoda? E niente qua sono più spediti, imparano tutto subito, le nuove generazioni avanzano.
Però la cosa che trovo più deludente in assoluto è che in questo film manca il phatos che invece si sentiva nei vecchi episodi, tranne nell’episodio I, manca quella sensazione di qualcosa di magico!! Si è perso il senso del misticismo legato al concetto di Forza quale energia che permea tutto l’universo dov’è ambientata la saga e tutto ciò ha lasciato il posto a scene, belle visivamente, ma povere di qualsivoglia carica emotiva, inoltre mancano gli intrallazzi politici e i giochi di potere, manca uno sviluppo decente dei personaggi, mancano personaggi come Lando il contrabbandiere, che seppur marginali, aiutavano a sviluppare una trama più fitta e interessante, e poi, per continuare, dal nulla spunta il Primo Ordine nato dopo la distruzione dell’impero senza una minima spiegazione, niente, non parlo neanche del Leader Supremo perchè tanto è inutile…..

Questo è quanto, attendevo con ansia questo film, sperando di trovare qualcosa di più interesante, tuttavia sono consapevole di due cose.
Primo: oggi film di questo genere sono fatti solo per incassare, dunque devono piacere a più persone possibili. Lo schema è semplice, si usa una cosa di successo, si pompa con la pubblicità, e poi si incassa. Vi dice qualcosa la differenza tra la trilogia del signore degli Anelli e quella de Lo Hobbit? Stesso schema. La parola d’ordine è abbagliare, stupire e quindi tali prodotti devono essere tutti di corsa e senza troppi giri di parole o lungaggini inutili che tanto vogliamo vedere solo spade laser ed esplosioni di astronavi in 3D.
Secondo, e qui la cosa è grave, e mi riferisco al fatto che il marchio di Star Wars è ora di proprietà della Disney, quindi scordiamoci la viulenza e qualsiasi altra cosa possa apparire sconveniente agli occhi di un pubblico a cui la Disney fa riferimento, tra l’altro lo stesso George Lucas ha detto di essersi pentito di aver dato tutto questo ben di Dio in mano alla casa di Topolino e Paperino.

George Lucas: “Cedere Star Wars alla Disney? È stato come vendere i miei figli ai mercanti di schiavi bianchi!”

Speriamo bene per i prossimi, e che la Forza sia con noi.

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