5 curiosità su “Un posto al sole”, la prima e più duratura soap opera italiana

'Un posto al sole' è la prima e più duratura soap opera italiana. Ecco 5 curiosità sulla famosa serie di Rai 3 che va in onda dal 1996.

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5 curiosità su “Un posto al sole”, la prima e più duratura soap opera italiana

I record di “Un posto al sole”, la prima soap opera italiana

Forse non tutti sanno che la fiction Rai UN POSTO AL SOLE è la prima e più duratura soap opera italiana.
Il 29 luglio 2022, a distanza di quasi 26 anni dal suo debutto su Rai 3, la famosa serie Rai ha raggiunto il considerevole traguardo dei 6000 episodi.
La prima puntata di UN POSTO AL SOLE è andata in onda il 21 ottobre 1996. Esclusa l’interruzione temporenea del 2020, legata all’emergenza sanitaria correlata alla diffusione del coronavirus COVID-19, la produzione non si è mai fermata.

  • Un posto al sole
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    Altre serie tv italiane come “Un posto al sole”: da “Incantestimo” a “CentoVetrine”

    Fino al momento della prima messa in onda della soap, Rai e Fininvest/Mediaset avevano già prodotto e mandato in onda molti sceneggiati e fiction di successo prodotti in Italia. Anche grazie ai numerosi contenuti televisivi provenienti dagli Stati Uniti, poi, il pubblico era già abituato alla “lunga serialità”, grazie a soap opera come DALLAS, GENERAL HOSPITAL, FEBBRE D’AMORE e BEAUTIFUL.
    Prima di allora, però, nessuna serie tv italiana aveva mai proposto un impianto narrativo sul modello delle soap televisive anglofone. UN POSTO AL SOLE è stata concepita fin dall’inizio per essere composta da un numero elevato di episodi di durata contenuta (con una media di 23 minuti a puntata) ed essere caratterizzata da intrighi e segreti assemblati in modo da generare ripetuti colpi di scena, all’interno di situazioni eccessive e complesse, condite da dialoghi improbabili.
    Nella tv generalista italiana, UN POSTO AL SOLE ha fatto scuola, in azienda (vedi, INCANTESIMO, 1998-2008, e IL PARADISO DELLE SIGNORE, in corso dal 2015) e fra i diretti concorrenti. Già nel 1999, Mediaset rilanciava con VIVERE, conclusa nel 2008. Nel 2001, Canale 5 faceva debuttare in daily time anche CENTOVETRINE. Terminata nel 2016, conta 3318 puntate: è la seconda soap opera italiana più longeva della storia delle tv.
    Ma, rispetto ai suoi competitor, UN POSTO AL SOLE ha avuto sempre una marcia in più. Anche quando propende verso soluzioni narrative inverosimili o esagerate, infatti, la prima soap opera italiana si avvicina facilmente alla vita quotidiana di molti dei suoi milioni di telespettatori (nelle sere migliori, conta oltre 1,4 milioni di spettatori, con punte di share del 9% in fascia prime time, come è accaduto martedì 26 luglio 2022).

5 cose da sapere su “Un posto al sole”

Anche se non siete fan di UN POSTO AL SOLE (UPAS, per i più affezionati), ci stupiremmo, se non ne aveste incrociato mai neanche un episodio.
Posta a cavallo fra i tg della sera e la programmazione prime time della tv generalista, la sua collocazione oraria (da anni, attestata alle 20:45, sempre sul terzo canale Rai) è strategica, perché riesce a intercettare anche lo spettatore più distratto, impegnato nello zapping dell’ora di cena.
Per tutti, estimatori e non, ecco 5 curiosità sulla soap opera italiana UN POSTO AL SOLE.

1. Dove si trova il palazzo di “Un posto al sole”?

La soap UN POSTO AL SOLE è ambientata a Napoli, nel quartiere Posillipo, e i suoi protagonisti vivono in quello che viene indicato come Palazzo Palladini.
Gli interni principali sono riprodotti nei teatri di posa del Centro di Produzione Rai di Napoli, in via Marconi.
Dal 1996 al 2003, la location usata per ambientare le scene esterne della serie Rai è stata Villa Rocca Matilde, nota anche come Villa Lauro o Villa Pierce, una villa monumentale con vista sul golfo costruita sui resti di un sedime seicentesco.
Dal 2004, gli esterni di Palazzo Palladini sono quelli di Villa Volpicelli, una costruzione di ragguardevoli dimensioni la cui esistenza è attestata fin dal XVII secolo, anch’essa affacciata sul golfo di Napoli.

2. Gli attori di “Un posto al sole” che lavorano alla soap dal 1996

Nel corso del suo arco narrativo, la soap ambientata a Napoli ha visto dipanarsi decine di trame e l’alternanza di molti attori.
Nonostante il corposo numero di personaggi e interpreti, del cast originale di UN POSTO AL SOLE restano ancora vari nomi, anche se tutti i personaggi hanno subìto varie evoluzioni e sono stati protagonisti di articolate storyline che, fra un capovolgimento e l’altro, hanno contemplato molti temi di attualità, come il bullismo, la salute psicofisica, la tossicodipendenza e l’affido di minori.
Presenti fin dai primi episodi di UN POSTO AL SOLE, gli attori Patrizio Rispo (che interpreta Raffaele), Marzio Honorato (Renato), Luisa Amatucci (Silvia), Alberto Rossi (Michele) e Germano Bellavia (Guido) non hanno mai abbandonato il cast.
Altri veterani dal 1996, hanno lasciato UN POSTO AL SOLE, anche in più occasioni, e, dopo un certo numero di episodi, sono rientrati nell’organico. Si tratta di Francesco Vitiello (Diego), Marina Tagliaferri (Giulia), Maurizio Aiello (Alberto) e Claudia Ruffo (Angela).
Tra i volti più popolari di UN POSTO AL SOLE, Luca Turco (Niko) è entrato nel cast della soap nel 1999, quando aveva 9 anni, e il pubblico l’ha visto crescere sul set, insieme al suo personaggio.
Fra gli attori più famosi che hanno partecipato alla soap, ricordiamo Serena Rossi (Carmen, dal 2003 al 2008 e 2009-2010) e Serena Autieri (Sara, 1998-2000). Per entrambe le attrici, UN POSTO AL SOLE  ha rappresentato il trampolino di lancio verso il successo nazionale e altri progetti televisivi e cinematografici. Ironia della sorte: la Rossi e la Autieri hanno lavorato insieme al doppiaggio italiano del cartone Disney FROZEN – IL REGNO DI GHIACCIO (2013), prestando le voci alle sorelle protagoniste del film, Anna ed Elsa, sia nelle parti parlate che in quelle cantate.
GOMORRA

3. “Un posto al sole” è nata grazie al giornalista Giovanni Minoli, da una soap australiana in cui ha recitato anche Russell Crowe

La soap UN POSTO AL SOLE è stata voluta dal giornalista Giovanni Minoli, all’epoca direttore di Rai 3, e nasce da un adattamento della serie tv australiana NEIGHBOURS (1985), prodotta dalla Grundy, che si è conclusa il 28 luglio 2022, proprio quando UN POSTO AL SOLE stava per festeggiare i 6000 episodi. Per la cronaca, NEIGHBOURS ha tagliato il traguardo delle 8903 puntate, lanciando la carriera di star australiane come Russell Crowe, Guy Pearce, Kylie Minogue e Natalie Imbruglia.
Della soap australiana, UN POSTO AL SOLE ha conservato la traccia narrativa. In entrambi i casi, infatti, un luogo fittizio è il crocevia delle storie di famiglie di estrazione enonomica diversa che abitano al suo interno. Là, un finto sobborgo residenziale di Melbourne, Erinsborough. Qui, Villa Palladini a Posillipo.
La fiction italiana, prodotta da Rai Fiction e Fremantle (già Grundy Italia), ha mantenuto anche la filosofia produttiva della soap originale. In sostanza, la trama di UN POSTO AL SOLE è concepita in modo da potersi adattare agli “umori” del pubblico e ai temi di attualità protagonisti del dibattito sui media tradizionali e, negli ultimi anni, sui social network.
Proprio per mantenere il passo con la realtà, il tempo che intercorre tra scrittura della sceneggiatura, lavoro sul set e messa in onda è il più breve possibile.
In un’intervista rilasciata al programma Rai Superquark di Piero Angela, nel 2017, Paolo Terracciano, capo scrittura della soap, spiega che la ricetta per mantenere vive l’attenzione e l’affezione del pubblico si basa su “un’alternanza di classiche storie romantiche tipiche del genere quotidiano con storie famigliari, storie di impegno sociale, thriller… Un’alternanza di generi che dà a ogni puntata un menù che attira il pubblico”.
Per riuscire a produrre 250 episodi completi all’anno, in onda 50 settimane/anno su 52, la “macchina produttiva” di UN POSTO AL SOLE è un congegno estremamente preciso. Fa capo a un produttore creativo che coordina il lavoro di insieme ed è concepita in blocchi di 5 episodi diretti da un singolo regista nell’arco di due settimane, salvo complicazioni.
Dopo aver stabilito gli argomenti da trattare, la sceneggiatura di ogni puntata viene affidata a uno scrittore, che elabora nel dettaglio gli episodi, e a una squadra di dialoghisti. I copioni sono sempre divisi in 18 scene (cioè ambienti differenti, con diversi attori e scenografie), articolate fra esterni e interni.
10 settimane dopo la prima riunione di produzione, le scene sono state girate e ogni blocco è in fase di post-produzione (montaggio, missaggio sonoro, musiche). Nel frattempo, la produzione lavora a un altro blocco di 5 episodi. E così via, tranne che a Natale e Ferragosto.

4. Gli spin-off e il romanzo di “Un posto al sole”

Nel corso della sua pluridecennale messa in onda, UN POSTO AL SOLE ha generato alcuni spin-off, cioè prodotti derivati dalla serie principale che conservano e sviluppano linee narrative e personaggi già esistenti.
1. Dal 2006 al 2009, la Rai ha prodotto e mandato in onda la soap opera UN POSTO AL SOLE D’ESTATE. Trasmessa da luglio a settembre sempre su Rai 3, nella fascia oraria di UN POSTO AL SOLE, questa costola della soap originaria era stata concepita per coprire il periodo estivo, durante il quale la serie regolare non andava in onda. Negli episodi delle prime due stagioni, comparivano sia alcuni personaggi che già facevano parte di UN POSTO AL SOLE che personaggi inediti. Nelle ultime due stagioni, invece, tutti i personaggi erano indipendenti dalla serie principale.
2. Nel 2013, su Rai 3, è andato in onda il film tv UN POSTO AL SOLE COI FIOCCHI, diretto da Fabio Sabbioni, della durata di 107 minuti. Il film si svolge nel periodo di Natale in 3 diverse località (Napoli, Sorrento e Cervinia) e ha per protagonisti vari personaggi della serie originaria. Nonostante la sua durata fuori standard, il film è considerato come una puntata vera e propria di UN POSTO AL SOLE che viene identificata con il numero 3896.
3. Benché nella serie originaria l’argomento COVID-19 non compaia mai, la serie ha affrontato comunque l’emergenza sanitaria dovuta al coronavirus. Nel 2020, su Rai 3, nel tardo pomeriggio, è andato in onda la serie tv UN PO’ STO A CASA, che, per durata e format, è stata concepita come una web series composta da 40 episodi di pochi minuti. La trama è semplice, ma, all’epoca, attuale. Alla fine del lockdown imposto per contenere i contagi da COVID-19, i condomini di Palazzo Palladini affrontano la Fase 2 dell’emergenza sanitaria. Provano a tornare alla normalità, impegnandosi in mille attività e aggiornandosi fra loro via videochiamata. Al momento della stesura di questo articolo, tutta la serie UN PO’ STO A CASA è disponibile su RaiPlay, il portale di streaming gratis e legale della Rai.
Dalla serie principale, gli sceneggiatori Dario Carraturo e il già citato Paolo Terracciano hanno tratto Portami con te (Rai Libri, 2022), il primo romanzo ufficiale di UN POSTO AL SOLE.
Il libro si concentra sul personaggio di Vittorio Del Bue, interpretato dal 2002 da Amato D’Auria, che lascia momentaneamente Villa Palladini per un’avventura che, in giro per l’Europa, gli permette di riflettere seriamente sull’Amore, insieme agli amici Patrizio e Michele.

5. I registi Stefano Sollima e Gabriele Muccino hanno lavorato a “Un posto al sole”

Tra i vari registi che, dal 1996, hanno diretto UN POSTO AL SOLE spicca il nome di Stefano Sollima.
Alla fine degli anni Novanta, ben prima di dirigere film come SUBURRA (2015) e SOLDADO (2018) e le serie tv ROMANZO CRIMINALE (2008-2010), GOMORRA (2014-2021) e ZEROZEROZERO (2020), Sollima ha iniziato a lavorare come regista televisivo nelle fiction LA SQUADRA (7 episodi, fra il 2003 e il 2007) e, appunto, UN POSTO AL SOLE.
Non sappiamo esattamente quali e quanti episodi di UN POSTO AL SOLE abbia diretto (gli archivi Rai non riportano questa informazione). Ma, in una intervista rilasciata a Repubblica nel 2015, parlando delle prime esperienze in tv, Sollima ha dichiarato: Ho imparato molto di più con le serie lunghe che girando gli spot pubblicitari”.
Anche il regista Gabriele Muccino ha lavorato a UN POSTO AL SOLE, come showrunner della prima stagione. In sostanza, si occupava di organizzare e supervisionare l’intera produzione.
In un’intervista, Muccino ricorda: “(…) quell’esperienza insegnò a me a risolvere un problema in 30 secondi. I tempi erano una giornata per una puntata e 20 minuti per una scena dal momento in cui entri sul set. Era necessaria una tale capacità di non incartarti con le macchine (avevamo 3 telecamere) e con gli attori, che erano molto restii a farsi dirigere, da riuscire a farlo al volo. Quella velocità di pensiero maturata in UN POSTO AL SOLE mi ha dato una velocità industriale”.

Dove vedere le puntate di “Un posto al sole”, in streaming e in tv

Tranne che per un paio di settimane in estate, UN POSTO AL SOLE va in onda tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, alle h.20:45: in diretta tv, su Rai 3 e, in diretta streaming, su RaiPlay.
Al termine di ogni episodio, la puntata del giorno viene inserita nell’archivio di RaiPlay e, da quel momento, è disponibile gratis sulla piattaforma Rai.
Per usare RaiPlay, basta registrarsi al portale, creando un profilo utente con nome e password. Un motore di ricerca interno permette di recuperare facilmente ogni contenuto disponibile.
In questo momento, però, l’archivio di RaiPlay non annovera tutti gli episodi di UN POSTO AL SOLE. Attualmente, sulla piattaforma, sono presenti solo le stagioni dalla 20 in poi (2016-2017) e 30 episodi del 2012 (sotto la voce UPAS Classic).
Esiste anche un sito ufficiale della soap, con una sezione riservata allo streaming legale degli ultimi episodi, ma, al momento della stesura di questo articolo, l’elenco delle puntate disponibili è fermo a marzo 2022.

[Nella foto principale: una parte del cast di UN POSTO AL SOLE in una foto promozionale per i 25 anni della soap. Photo Credit: RaiFiction/Fremantle].

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