RICONFERMA / 29 Febbraio 2016 in Zeder
La seconda incursione di Avati nel mistery/horror è un affermazione di talento. Qualche bucarello di sceneggiatura, e qualche coincidenza inverosimile a parte, la trama è imbastita bene e l’atmosfera cupa e malinconica trasmette quel senso d’inquietudine fondamentale per un film del genere.
Forse meno bello de “La casa dalle finestre che ridono” ma mi è piaciuto uguale.
Recensione da Oscar (1)
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