Recensione su World War Z

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6,5 / 4 Luglio 2013 in World War Z

Bo, sicuramente dopo “After earth” e “l’uomo d’acciaio” la mia criticità non era certo pretenziosa. Difatti con “World War Z” mi sono divertito. La tensione è rimasta alta per me, con anche qualche cardiopalmo, non so se dovuto alla gastrite. Comincia bene, è frenetico, epilettico quasi, la regia asseconda e Brad ovviamente è al centro della scena e, ovviamente, ci rimane. Ma questi soggetti contaminati sono diversi dagli zombie, fortunatamente, e queste differenze salvano il tutto e lo rendono più godibile, nonché più esplorabile, riuscendo a suscitare curiosità verso quelle creature. E poi c’è la trovata in mezzo al film, che io ho trovato a dir poco geniale; parlo della promessa di Harvard, e non dico altro. Quel passaggio è ciò che non mi sarei mai aspettato, rimango di stucco e segno sul taccuino. Per il resto, ripeto, tensione mediamente alta, regia con un pizzico in più dell’ordinario, fotografia senza pretese e una colonna sonora firmata da Marco Beltrami che invece ho trovato deludente, non riuscendo a contribuire molto alla riuscita di alcuni punti. Nutro riserve sul nodo finale, su come viene risolto il tutto: non convince e si accumula con altre ingenuità, però non gravose.
Nota: interessante la partecipazione di Favino e quella sorta di cameo di Mattew Fox.

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