Recensione su Wittgenstein

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La filosofia è una malattia della mente / 25 Settembre 2013 in Wittgenstein

Il cinema di Jarman è di una densità incredibile; a fronte di una semplicità cinematografica cristallina, dove domina la dizione teatrale degli attori, i forti contrasti di colore (che completini lilla su verde, il signor Maynard Keynes!) e gli scenari minimalisti, si addensa per converso il contenuto. Questo infatti non è affatto un biopic di Ludwig Wittgenstein, ma un ensemble a volte grazioso a volte kitsch dei suoi pensieri. In una pellicola visionaria, scopriamo gli enunciati di un vero intellettuale anti-accademico, un uomo ricco di controsensi al punto di essere un filosofo anti-filosofico, per il quale la filosofia è un “prodotto secondario di un malinteso linguaggio”.
Per uno – come me – che non frequenta nè simpatizza con la filosofia, tutto questo ha un grande valore: posso cogliere i frutti della filosofia senza addentrarmi nei suoi cupi meandri grazie ad un film. Ad un pregevole strano film.

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