Mamma mia! / 27 Agosto 2011 in Cold Fish
“Cold fish”
Per la miseria, che film inquietante!
Una delle coppie più luciferine della storia del cinema, il sig. Murata e la moglie. Una famigliola ben assortita, perversa e diabolica. Lei, poi, è una psicopatica da brivido!
Anche l’uomo “mite”, che si ritrova suo malgrado coinvolto in una spirale di violenza, non è che poi sia questo stinco di santo. Tutt’altro (un altro folle psicopatico, assetato di sangue).
La famiglia, come consueto, è il fulcro delle violenze più inenarrabili.
Recensione da Oscar
Quindi, si tratta di un pUlpettone?
Siccome mi hai incuriosita, vorrei sapere… E’ trucidamente fine a sé stesso, oppure suggerisce “fascinazioni” (narrative, visive, non so)?
No, niente pulp fine a se stesso, anzi.
Vero, ci sono scene “eccessive”, quasi grottesche, pura macelleria, ma è quasi un film di denuncia (alla nipponica) tipo Visitor Q. La famiglia patriarcale, centro della società nipponica, viene fuori come un putrido ricettacolo di innominabili perversioni.
Messo tra i desiderata 😉 Grazie!