Recensione su Il processo ai Chicago 7

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7UP / 18 Ottobre 2020 in Il processo ai Chicago 7

Inizialmente “Il processo ai Chicago 7” era destinato all’uscita in sala dopo un lunghissimo stallo produttivo. Siccome spesso piove sul bagnato, causa pandemia la distribuzione classica in sala è saltata e Netflix si è fatta immediatamente sotto per aggiudicarsi questo ottimo titolo fortemente voluto da Steven Spielberg.

Il film è un Legal drama che attraverso il reale processo subito da sette (più uno) attivisti pacifisti nel 1968 mira a mettere alla berlina tutte le fragilità del sistema giudiziario americano.

Innanzitutto bisogna sottolineare ciò che salta subito all’occhio. Il film è ottimo. Dialoghi vivaci, ritmo azzeccato, ottima recitazione e gestione dei tempi caratterizzano l’intera pellicola (si può dire ancora pellicola?).
Aaron Sorkin non si è fatto confondere da quattordici anni di riscritture e false partenze. Partorisce un film solido sotto praticamente ogni aspetto. Ovviamente per sostenere una tesi qualche situazione è stata esasperata o piegata ad esigenze narrative ma questa è una delle principali caratteristiche del Legal drama.

Il cast è di alto profilo e assolutamente in parte. L’interpretazione dell’ottantatreenne Frank Langella (e del suo doppiatore coetaneo) sugli scudi.

Tecnicamente e artisticamente tutto funziona a meraviglia e più in generale si attesta tra il buono e il perfetto.

Voto: 7,5

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