The Old Guard

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The Old Guard

Dall'omonimo fumetto creato da Leandro Fernández e Greg Rucka. Da centinaia di anni, Andromaca di Scythia e i suoi compagni mercenari sono intrappolati in una condizione di immortalità. Giunti ormai nel XXI secolo, in un'epoca in cui è difficile mantenere qualsiasi tipo di privacy, devono combattere per continuare a mantenere il segreto sulla loro identità. Come se non bastasse, tra di loro compare un membro inaspettato.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: The Old Guard
Attori principali: Charlize Theron, KiKi Layne, Matthias Schoenaerts, Marwan Kenzari, Luca Marinelli, Chiwetel Ejiofor, Harry Melling, Veronica Ngo, Natacha Karam, Anamaria Marinca, Joey Ansah, Adam Collins, Russell Balogh, Obie Matthew, Mette, Micheal Ward, Shala Nyx, Majid Essaidi, Andrei Zayats, Olivia Ross, Peter Basham, Nadia Niazi, Mehdi Lamrini, Aanya Hirdaramani, Jordan Holland, Orlando Seale, Simon Chandler, Jane Fowler, Yassine Zeroual, Adam Basil, Peter Brooke, Jill Buchanan, Jill De Quincey, Talal El Moustaghfir, Tuncay Gunes, Steve Healey, Rich Lawton, Jorge Leon Martinez, Martyn Mayger, Chereena Miller, Seema Morar, Oliver Simms, Alfredo Tavares, Rutvig Vaid, Toby Hefferman, Mostra tutti

Regia: Gina Prince-Bythewood
Sceneggiatura/Autore: Greg Rucka
Colonna sonora: Dustin O'Halloran, Volker Bertelmann
Fotografia: Tami Reiker, Barry Ackroyd
Costumi: Annie Crawford, Mary E. Vogt
Produttore: Charlize Theron, A.J. Dix, David Ellison, Stan Wlodkowski, Dana Goldberg, Beth Kono, Don Granger, Marc D. Evans, Greg Rucka
Produzione: Usa
Genere: Azione, Fantasy, Supereroi
Durata: 125 minuti

Dove vedere in streaming The Old Guard

Trama che arranca / 3 Settembre 2020 in The Old Guard

Trama che arranca tra un impianto sovrannaturale frettoloso e un rancido provvidenzialismo, con qualche colpo di scena non molto giusticato e poche emozioni; cast assai poco carismatico (compreso ahimè il nostro Luca Marinelli, bizzarramente sentenzioso e un po’ fuori parte), con l’ovvia eccezione di Charlize Theron, magnifica nelle parti d’azione ma per il resto quasi perennemente aggrondata, al punto di risultare poco simpatica. Un fallimento, insomma, di cui l’ultimissima scena lascia purtroppo temere un seguito.

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Wow! / 29 Luglio 2020 in The Old Guard

Il film intrattiene e coinvolge come dovrebbe, scene d’azione davvero adrenaliniche e abbastanza ben congegnate.
La Theron si lascia addosso un altro ruolo perfetto per lei, come molti altri e il cast gli fa da buona spalla.
Qualche momento morto c’è, molte riflessioni sull’immortalità e sulla morale tengono impegnata la mente durante la visione, facendo chiedere anche allo spettatore cos’è più giusto o sbagliato.
Ma nonostante lo stampo alla “Highlander” e una regia che non sembra decollare, il film piace e devo essere sincero, dal cliffhanger finale sono proprio curioso di vedere cosa succederà.
E non so se preferisco un altro film, oppure una serie… che forse allungherebbe troppo il brodo della questione?
Vedremo.
Intanto un bel 7.

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Anonimo / 12 Luglio 2020 in The Old Guard

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

The Old Guard è un film originale Netflix tratto dall’omonima trilogia a fumetti di Leandro Fernández e Greg Rucka.
Molto probabilmente, a sua volta, Netflix ha concepito il progetto come un trittico (o, azzardo, come un film + serie tv, vedremo) di cui questo film rappresenta l’incipit e, in quanto tale, per via della sua “forma”, contiene tutti gli elementi utili a conoscere i protagonisti della storia.
In sostanza, nel corso di oltre due ore, il film di Gina Prince-Bythewood (con Rucka co-sceneggiatore) si risolve in una introduzione concentrata sui personaggi principali, sulle dinamiche del gruppo di cui fanno parte, sull’acquisizione di nuovi compagni. C’è un villain, ma è solo funzionale a quanto sopra.

Il gruppo di protagonisti è formato da individui accomunati da una caratteristica particolare: l’immortalità. Per quanto gravi possano essere, le loro ferite guariscono e i loro corpi si rigenerano infinite volte (però, non mi è chiaro se il distacco di una parte del corpo, come un braccio o la testa, come Connor MacLeod, prevedono la ricrescita dell’elemento perduto o meno).
Come accade in altri racconti di genere, da quelli con i vampiri a Highlander, l’immortalità viene concepita da chi la possiede come una maledizione che costringe alla solitudine e alla perdita degli affetti.

In sostanza, The Old Guard è un film d’azione dalle premesse intriganti, ma abbastanza convenzionale nella risoluzione narrativa e nella fattura. La regia è anonima e, nonostante la natura introduttiva del racconto, due ore e passa di montato non sono bastate alla Prince-Bythewood e a Rucka per conferire ai protagonisti un quid in grado di farli assurgere a piccole icone fantasupereroistiche.

Nonostante questo deficit, il punto di forza del film è il cast su cui, chevvelodicoaffare, spicca l’atomica bionda (pardon, qui è mora) Charlize Theron alias Andromaca/Andy di Scythia, che rispolvera un taglio di capelli alla Aeon Flux (casualmente, anche quel personaggio, nelle sue prime apparizioni tv, moriva in ogni episodio, per essere nuovamente vivo in quello successivo).
La Theron è una action woman fatta e finita e le scene di lotta, per quanto poco originali nello sviluppo e nelle tecniche di ripresa e montaggio, sono dominate dalla sua presenza, totemica e malinconica insieme.
Matthias Schoenaerts (Booker), Marwan Kenzari (Joe) e Luca Marinelli (Nicky) sono i suoi sodali. Al gruppo, si aggiunge KiKi Layne (Nile), un immortale fresco di giornata che, alla ricerca di risposte sulla propria natura, aiuta il pubblico a conoscere la storia pregressa dei suoi nuovi compagni.
Nel cast, anche Chiwetel Ejiofor (Copley) e Harry Melling (Merrick).

Gli attori sono bravi a sufficienza per dare interessanti sfumature caratteriali e psicologiche ai loro alter ego, a cui, però, mancano elementi originali, dettagli di colore, in grado di renderli unici e indimenticabili.
Marinelli/Nicky è un esempio calzante: poche battute, ma sfruttate bene, per lasciare intuire che il personaggio è una specie di monaco guerriero che uccide per aiutare i più deboli (da dove arrivi la sua katana, però, non si sa).
Il fatto è che le interpretazioni sono lasciate alla fantasia dello spettatore, senza elementi “epici” che conferiscano più appeal pop e spessore ai personaggi.
Vedremo che succederà. Il cliffhanger finale lascia aperti diversi scenari narrativi (non avendo letto i fumetti originari, non so se e quanto la trama del film abbia seguito la traccia offerta dai comics).

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