Recensione su Storia di una ladra di libri

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Il voto sarebbe un 7.5 / 28 Gennaio 2015 in Storia di una ladra di libri

Bel film sugli orrori del nazismo tratto dal romanzo omonimo di Marcuz Zusak.
Film ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale con la particolarità che la voce narrante è la Morte.
La protagonista è Liesel, ragazza abbandonata dalla madre e adottata da una famiglia tedesca; il padre Hans (il bravo Geoffrey Rush), simpatico e con cui subito stabilisce un’intesa, e la madre Rosa (Emily Watson) inizialmente burbera e apparentemente solo interessata alla sovvenzione per l’adozione.
Liesel stringe amicizia con un suo coetaneo Rudy, che si innamora quasi istantaneamente di lei; ma la vita della famiglia viene sconvolta dall’arrivo dell’ebreo Max, figlio di un amico di Hans, in cerca di un rifugio dai nazisti.
Il film alterna sapientemente momenti più drammatici dove il nazismo, la pagina nera della storia moderna, ancora una volta sconvolge con i suoi orrori e momenti invece più soft con la passione di Liesel per i libri e gli attimi famigliari. Intenso, appassionante riesce a strappare lacrime e sorrisi allo stesso tempo.

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