Recensione su Il settimo viaggio di Sinbad

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30 Gennaio 2014

Primo grande successo del compianto maestro degli effetti speciali Ray Harryhausen. Una giostra di mostruose creature che continuano ad affascinare oggi così come allora.
Perfezionando la classica stop motion, Harryhausen riuscì infatti a dar vita ad una pellicola pioneristica, con effetti speciali finalmente in grado di ben amalgamarsi con la recitazione degli attori in carne ed ossa.

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3 commenti

  1. Stefania / 30 Gennaio 2014

    Da bambina, l’ho visto almeno un paio di volte, era avventuroso e divertente come si conviene: ça va sans dire, le sequenze che ricordo meglio sono quelle con gli scheletri armati e la lotta tra i mostri (quella specie di gigantesco satiro monocolo potrebbe impressionarmi ancora, probabilmente 😉 ).

    • Fantasmagoria / 30 Gennaio 2014

      La sequenza con gli scheletri che ricordi è probabilmente quella da “Gli Argonauti”, sempre di Harryhausen ma successivo. Credo che possiamo ritenerla una vera e propria pietra miliare del cinema fantastico.
      Qui se ne gettano comunque le basi, ed infatti uno scheletro che duella, ma solo uno, ci sta.

      Idem. A me impressiona ancora. La scena iniziale del ciclope che viene fuori dalla grotta e ruggisce contro lo schermo non ha perso la benché minima traccia di smalto, no.

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