24 Gennaio 2014
La storia ricalca in maniera quasi esatta quella di “Viaggio Allucinante” di Asimov, libro e film, ma trasportando tutto in tempi più moderni (per il 1987) e con un intrigo finanziario e di spionaggio industriale come sottofondo.
Martin Short è perfetto nei panni della cavia umana in cui viene, non volontariamente, iniettato il nanosommergibile, con un Dennis Quaid in ottima forma all’interno.
Avventure sull’orlo dell’inverosimile e dell’esaurimento nervoso per il complessato Short, fino al finale romantico (tra Quaid e una Meg Ryan pre silicone) e al riscatto emotivo dell’ex commesso di grande magazzino, promosso ad agente segreto… con quanti zero volete.
Ottimi gli effetti speciali che, nel 1988, vinsero l’Oscar.
Recensione da Oscar
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